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Prodi: “L’austerità fu un tragico errore, ma con il Covid è finita”

Così Romano Prodi durante un'audizione in videoconferenza davanti alla Commissione Politiche europee della Camera

Pubblicato:16-06-2020 11:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:30
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ROMA – “Per noi italiani la decisione tedesca di finirla con la teologia del pareggio in bilancio e’ forse non dico piu’ importante, ma e’ altrettanto importante, che la politica europea. Perche’ finalmente si corregge l’errore tragico che ha reso molto piu’ grave del dovuto la scorsa crisi che ha danneggiato fortissimamente l’Italia e che ha addirittura ha sfasciato l’economia Greca, parlo dell’Austerita’. E’ stata dichiarata la fine della politica dell’Austerita’“. Lo dice Romano Prodi durante un’audizione, in videoconferenza, davanti alla Commissione Politiche europee della Camera, parlando degli interventi contro la crisi economica provocata dalla pandemia da Covid-19.

NON OTTIMISTA MA AGENDO PRESTO MENO DANNI

“Nelle ultime settimane ci sono state previsioni da diluvio universale. Io non sono ottimista ma le misure di politica economica messe gia’ in atto nel mondo sono di una dimensione e di una natura tale che veramente non hanno precedenti. Per cui se facciamo presto possiamo fare in modo che la tragedia sia una tragedia limitata“prosegue Prodi.

“Non sono ottimista- aggiunge l’ex premier italiano ed ex presidente della Commissione Ue- ma cerco di esser meno tragico, nelle mie previsioni, rispetto a quello che in questi giorni viene passato sui media“.


C’È NUOVA ALLEANZA E POLITICHE NUOVE CONVENGONO ANCHE A GERMANIA

“Politicamente noi dobbiamo entrare nel gioco e fare in modo che il nuovo schieramento” europeo “sia stabile e non sottoposto ai muri franco-tedeschi“, aggiunge ancora Prodi.

Stiamo arrivando ai risultati che si stanno ottenendo nello stanziamento di risorse straordinarie per la pandemia, continua il professore, “perche’ c’e’ stato un rapporto stretto con la Spagna e in questo caso, nella politica economica, anche la Francia e’ stato alleato ed e’ stato importante per ottenere che la Germania aderisca a qualcosa di cui assolutamente non voleva sapere. I quattro virtuosi cosa faranno? Beh, insomma, sono 40 milioni contro 400 milioni… E quindi sono cambiati gli equilibri e noi dobbiamo essere forti e attivi nel fare in modo che questa alleanza, che permette una nuova politica europea, vada avanti“.

“Nulla e’ garantito, ma io sono abbastanza tranquillo che i rapporti di forza nuovi ci danno delle prospettive diverse e che sara’ cambiato sia il bilancio settennale che il Fondo perduto, che l’aiuto non condizionato sia una politica europea. Questo e’ avvenuto perche’ e’ anche interesse tedesco. La Germania va nei disastri solo se si rompe l’Europa, se si tiene all’interesse per la politica europea, perche’ il suo sistema produttivo, finalmente lo hanno capito, e’ indissolubilmente legato a quello europeo e il mercato e’ quello europeo“.

UNIONE FEDERALE? IL GRANDE OSTACOLO È FISCALE

Il grande ostacolo all’Unione federale e’ quello fiscale. È una roba che quando si tocca quello, ci sono interessi talmente forti in alcuni Paesi…Sono interessi che si fondono con legittimi interessi extra-europei”.

CANCELLAZIONE DEBITO? FONDI SIANO USATI, SENNÒ SAMBA SPECULAZIONE

La cancellazione del debito e’ un discorso prematuro ma quando si danno tutti gli aiuti a fondo perduto io penso proprio che questi vadano a diminuire il debito e sono funzionali a questo problema. Ed e’ molto importante sapere che arrivano” gli aiuti “altrimenti comincerebbe una samba di speculazione gia’ da domani anche senza che ci sia la cancellazione debito da parte della Bce. Piu’ la Bce si comporta da banca centrale e piu’ possiamo stare tranquilli sulla sostenibilta’ del debito”.

IL MEZZOGIORNO HA PERSO IL RITMO, SERVONO INTERVENTI

“Il Sud ha perso il ritmo. Noi dobbiamo fare alcuni interventi per rendere alcune aree all’avanguardia” al di a’ delle misure straordinarie. “Dobbiamo fare alcune azioni di accelerazioni nel Mezzogiorno non servono interventi sparsi”.

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