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Gualtieri consegna la ‘Lupa capitolina’ a Paola Cortellesi

"La Lupa che le consegniamo per il suo film 'C'è ancora domani': ha compiuto un'operazione importantissima e necessaria per l'impegno civile. Un film necessario"

Pubblicato:16-01-2024 14:07
Ultimo aggiornamento:16-01-2024 15:36

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ROMA – ‘C’è ancora domani’ è un “film necessario, civile, democratico e politico nel senso alto del termine”. Per questo motivo il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha consegnato in Aula Giulio Cesare in Campidoglio la ‘Lupa capitolina’ a Paola Cortellesi, come “riconoscimento per il suo contributo fortissimo dal punto di vista artistico e culturale alla nostra città. Un legame importante sia per la produzione cinematografica sia per quello che ha fatto negli anni per la città: dai viaggi della memoria alla biblioteca del Quarticciolo”, ha detto il primo cittadino.

La vogliamo ringraziare e onorare oggi per come ha saputo raccontare la nostra città nei suoi film. Anche parlando di luoghi in cui noi stiamo cercando di intervenire, da Tor Bella Monaca a Corviale e Bastogi. La Lupa che le consegniamo per il suo film ‘C’è ancora domani’: ha compiuto un’operazione importantissima e necessaria per l’impegno civile. Un film necessario“, ha aggiunto Gualtieri, che poi ha raccontato un aneddoto: “Quando i vertici della Festa del cinema mi hanno detto che avremmo inaugurato con un’opera prima in bianco e nero abbiamo avuto un po’ di smarrimento e invece ha dimostrato di essere una grande regista“.

Visibilmente emozionata, Cortellesi si è detta “onorata” di “ricevere questo riconoscimento, per quello che abbiamo fatto in questi anni. Insieme a Riccardo Milani o alla mia squadra di sodali, Giulia Calenda e Furio Andreotti. Sono onorata perché sono romana e questa è la mia città, la mia casa“. “Ringrazio gli abitanti di Testaccio”, che ha ospitato le riprese di ‘C’è ancora domani’, “unico quartiere dove non avevo ancora girato”. Oggi, ha concluso l’attrice e regista, “sono qui con la mia famiglia, mia madre e mia sorella maggiore. Se ho combinato qualcosa di buono è per la cura, gli stimoli e l’amore che ho ricevuto. Mio padre non c’è più, ma so che dovunque sia commenterà ridendo con un ‘Bella di papà’, da vecchio romano”. 


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