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Poveri e migranti, Bagnasco: “Più impegno, bisogna cambiare mentalità”

Migranti, povertà, emergenza freddo. Sono i temi affrontati dall'arcivescovo di Genova e dal sindaco di Genova, Marco Doria, nel corso della consueta visita di inizio anno

Pubblicato:16-01-2017 12:07
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:48

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GENOVA  – Migranti, povertà, emergenza freddo. Sono i temi principali affrontati dall’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, e dal sindaco di Genova, Marco Doria, nel corso della consueta visita benaugurale di inizio anno del porporato a Palazzo Tursi.

“In un quadro di grave emergenza, i migranti trovano nella nostra città, in tutte le sue istituzioni, una risposta al meglio delle possibilità in stretta collaborazione con la prefettura- afferma Bagnasco- la situazione, che purtroppo si vede non diminuire, richiede un supplemento di impegno per il numero crescente di persone in arrivo, anche di bambini. In questa situazione di freddo, diventa tutto più tragico”. Il porporato conclude con un appello alla città: “Genova continui a essere generosa- dice ai microfoni dei giornalisti- è una città operosa, com’è noto a tutti, ma anche molto generosa, cosa che a volte nell’immaginario collettivo sembra meno ma così non è: è capace di solidarietà, nonostante le difficoltà di questi anni”.

POVERTÀ, BAGNASCO: SITUAZIONE GRAVISSIMA, CAMBIARE MENTALITÀ

“Bisogna cambiare la mentalità, questa è una situazione gravissima”, commenta così Bagnasco i dati dell’Oxfam secondo cui gli 8 uomini più ricchi del mondo possiedono la stessa ricchezza della metà più povera del pianeta. “Dobbiamo interrogarci sulle categorie culturali che come Occidente stiamo diffondendo nel mondo e a volte vorremmo imporre- prosegue il porporato in riferimento all’appello lanciato da Oxfam per un’economia più umana, alla vigilia del vertice di Davos- ma se il risultato è questo, dobbiamo rivederle”.


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