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ROMA – “Aziende appaltanti di Amazon mettono a riposo i propri dipendenti il giorno dello sciopero, per impedire loro l’esercizio costituzionale dei propri diritti”. La denuncia arriva da Bologna e la firma è della sigla dei lavoratori dei trasporti della Cgil, la Filt. Che, in un comunicato, scrive: “Non vuoi far scioperare i dipendenti? Allora mettili a riposo. A ulteriore riprova del clima di persecuzione e condanna nei confronti del sindacato che si sta scatenando in tutto il Paese a ridosso della protesta di Cgil e Uil, nei giorni scorsi abbiamo verificato che svariate società che consegnano pacchi in appalto per conto di Amazon hanno disposto per tutti i lavoratori iscritti alla Filt-Cgil il riposo compensativo settimanale proprio nella giornata di venerdì 17 novembre, in concomitanza con lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil. E ciò, nonostante il fatto che questi dipendenti avessero indicato alle aziende la volontà di riposare in altre giornate, e malgrado la prassi delle aziende ad accettare abitualmente le richieste dei lavoratori in occasione della programmazione settimanale dei turni di lavoro”.
Questo comportamento “configura condotta antisindacale in violazione di legge, e pertanto chiediamo venga interrotta e che, di conseguenza, i turni vengano organizzati secondo la normale modalità e prassi aziendale evitando l’intenzionale estromissione collettiva di uno specifico e ben determinato gruppo di lavoratori e lavoratrici dalla possibilità di aderire volontariamente ad uno sciopero nazionale. In difetto, ci riterremo liberi di adottare le misure che riterremo più opportune per protestare: nel frattempo, i compagni e le compagne messi a riposo saranno comunque con noi in piazza venerdì prossimo”, conclude la Filt-Cgil.
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