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In Italia il primato europeo delle morti per antibiotico-resistenza

Ogni anno in Italia muoiono 11mila persone, va limitato l'abuso di farmaci

Pubblicato:15-02-2024 15:45
Ultimo aggiornamento:15-02-2024 15:45

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ROMA – “Siamo di fronte ad una vera pandemia: abbiamo 4mln e 950mila morti calcolati nel 2019 per antibiotico-resistenza e almeno 1mln e 300mila direttamente legati alla infezione da germi multiresistenti. In Italia ogni anno si calcola che muoiano 11mila persone per l’antibiotico-resistenza, siamo purtroppo il Paese in Europa con il maggior numero di morti. Abbiamo 2mln e 700mila giornate di degenza occupate ogni anno, è come se tutti i letti del Friuli e del Trentino venissero occupati solo per curare le infezioni da germi multiresistenti. Inoltre, 2mld e 400mln spesi ogni anno. Questi numeri credo che facciano rendere conto di quello che è l’impatto che l’antibiotico-resistenza ha in questo momento sulla sanità pubblica e sull’economia italiana”. Così il professor Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e tropicali (Simit) interpellato dalla Dire oggi a Roma in occasione del convegno dal titolo ‘Insieme contro le infezioni correlate’, promosso dalla Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali. L’evento si è svolto oggi presso la Camera dei Deputati.

“L’intervento che bisogna mettere in atto- ha spiegato Andreoni- è purtroppo molto variegato, perché deve calcolare le diverse situazioni a tutto campo. Certamente c’è da fare formazione non solo nella classe medica e in quella sanitaria, ma anche nella popolazione. Abbiamo parlato tante volte dell’abuso dei farmaci, soprattutto degli antibiotici, e di tutte quelle misure che abbiamo imparato per il contenimento, quindi il lavaggio delle mani e fare attenzione, quando si è ammalati, a non trasmettere l’infezione alle altre persone. Certo, un intervento nell’ospedale è molto complicato perché vuol dire mettere in atto tutte le misure di sanificazione e i controlli ambientali. Ma questa è una strada che non può essere non percorsa, dobbiamo farlo, altrimenti i numeri tenderanno ancora di più ad aumentare e diventerà un problema a cui non potremo più offrire soluzioni”.


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