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Mattarella al Festival della Cultura Paralimpica: “A Taranto tappa di un percorso di civiltà”

Il Capo dello Stato è intervenuto all'inaugurazione quarta edizione del Festival della cultura paralimpica, in programma da oggi al 17 novembre, presso l'Arsenale militare marittimo

Pubblicato:14-11-2023 16:50
Ultimo aggiornamento:14-11-2023 16:52
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TARANTO – “Questa è un’altra tappa importante del percorso di civiltà che il movimento paralimpico sta svolgendo sospingendo l’Italia intera“. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia d’inaugurazione della quarta edizione del Festival della cultura paralimpica, in programma da oggi al 17 novembre, presso l’Arsenale militare marittimo di Taranto. Il festival è promosso dal Comitato italiano paralimpico (Cip) a partire dal 2018. La prima edizione si è svolta a Roma, presso la stazione Tiburtina. La seconda a Padova, in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova. Nel 2022, dopo la pausa imposta dalla pandemia, il Festival ha ripreso il proprio cammino a Milano.

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“Durante la prima edizione di Roma avevo detto che ogni barriera che si abbatte è un successo per tutta la società e lo ripeto anche oggi qui, a Taranto- ha continuato Mattarella- In questi anni il movimento paralimpico è riuscito a far abbattere molte barriere, molti ostacoli, e tante persone hanno potuto esprimersi, trovare il loro modo di realizzarsi, di far emergere i propri talenti superando condizionamenti e ostacoli che li comprimevano. Sono grandi risultati di cui potete essere davvero fieri”, ha sottolineato il Presidente rivolgendosi agli atleti. “Sappiamo naturalmente che sono tanti altri, un numero sterminato, i talenti che non trovano modo di esprimersi perché non gli viene offerta la possibilità di farlo– ha detto ancora Mattarella- e questa è la sfida che stiamo raccogliendo. Una sfida importante che riguarda l’intero movimento paralimpico e l’intera società, a partire dal lavoro. Una sfida in cui lo sport ha un ruolo fondamentale”. Facendo poi riferimento alle storie delle atlete afgane di taekwondo Zakia Khudadadi e Mahdia Sharifi, intervenute sul palco prima del Presidente per raccontare come lo sport le abbia aiutate nella vita, Mattarella ha ricordato la studentessa afgana conosciuta ieri durante un evento all’università Federico II di Napoli. “Studiava Medicina a Kabul, ha dovuto interrompere i suoi studi e li ha ripresi in Italia dimostrando il nesso inscindibile che c’è tra cultura e libertà. Lo stesso nesso c’è tra sport e libertà”.


Oltre alle loro storie sono state raccontate sul palco anche quelle del judoka Dong Dong Camanni, affetto da retinoblastoma bilaterale, del giocatore di basket in carrozzina Joseph Joel Boganelli, e di volley Alessandra Campedelli, ex ct della nazionale di pallavolo femminile sorde italiana e della nazionale di pallavolo femminile dell’Iran. “Cinque esperienze diverse ma tutte coinvolgenti che dimostrano quanto lo sport sia importante- ha detto Mattarella- I successi raggiunti e le medaglie raccolte sono un punto d’arrivo ma soprattutto una sollecitazione. Danno grande orgoglio all’intero paese, consentono di seguire con sempre maggior ammirazione lo sport paralimpico, consentono di registrare come tutti gli atleti, olimpici e paralimpici, si misurino ogni volta con le proprie difficoltà e i propri limiti cercando di superarli. Ma i successi sono soprattutto una sollecitazione a tanti altri giovani a impegnarsi nello sport paralimpico, a far vedere a tutti che ci si può realizzare, si possono far emergere talenti di cui il paese ha bisogno ed emergendo nello sport il paese capisce che deve far emergere anche negli altri settori della vita sociale, a partire dal lavoro. Per questo è importante quello che fate, è a beneficio dell’Italia, andate avanti”, ha esortato infine Mattarella. ‘Sport, linguaggio universale’ è il claim scelto per questa edizione del Festival della cultura paralimpica, proprio a sottolineare la capacità dello sport di superare limiti, confini e barriere. La manifestazione, infatti, vuole essere l’occasione per coinvolgere in una riflessione pubblica tutti coloro che hanno dato un contributo sul tema sport, inclusione e disabilità e, soprattutto, per alimentare quella rivoluzione culturale che il Cip promuove da anni. Per questo protagonisti delle quattro giornate di festival saranno innanzitutto gli studenti, quei giovani che saranno la classe dirigente di domani. Ogni giorno è prevista la partecipazione di circa 600 studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado pugliesi. Il Festival della cultura paralimpica è una tappa importante del percorso intrapreso dal Cip per offrire una diversa percezione della disabilità e favorire la crescita civile della società con la diffusione, attraverso lo sport, di un messaggio di inclusione e integrazione.

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