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VIDEO | Future Food Institute e il Comune di Pollica festeggiano i dieci anni Unesco della Dieta mediterranea

Roversi: "Un grande soft power patrimonio dell'umanità, ma prima di tutto italiano"

Pubblicato:14-11-2020 14:32
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:14
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ROMA – Il 16 novembre 2010 a Nairobi, 166 stati Membri dell’UNESCO votarono all’unanimità la candidatura della Dieta Mediterranea tra i patrimoni immateriali dell’umanità, non come semplice elenco di alimenti, ma come insieme di tradizioni e valori che preservano la biodiversità ambientale e identità culturali millenarie. Proprio per celebrare il decimo anniversario del riconoscimento UNESCO, Future Food Institute – la colonna portante di un ecosistema globale fondato su educazione e innovazione per lo sviluppo sostenibile a partire da cibo e sistemi agroalimentari – e il Comune di Pollica (Salerno) lanciano nel mese di novembre una serie di eventi digitali e programmi di formazione interamente dedicati alla dieta e allo stile di vita mediterranei come modelli per la sostenibilità sociale, culturale e ambientale nell’ambito degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Dopo l’esperienza del Food & Climate Shapers Boot Camp con la FAO a settembre, l’Istituto si unisce nuovamente al Comune di Pollica, capitale della Dieta Mediterranea e esempio di zona che ha fatto della tutela ambientale e culturale il suo baluardo, in un territorio nutrito dalla filosofia e scienza fin dall’antichità: dalla Scuola Eleatica di Parmenide, sita nell’attuale Parco Archeologico di Velia, alla Scuola Medica Salernitana medievale, fino agli studi novecenteschi degli scienziati americani Ancel e Margaret Keys, trasferitisi a Pioppi (frazione del comune di Pollica) per studiare la correlazione tra lo stile di vita locale e l’incidenza delle malattie cardiovascolari, portandoli a scoprire i benefici di quella che negli anni Sessanta chiamavano per la prima volta Dieta Mediterranea.


Questo modello, in termini nutrizionali, è stato riconosciuto anche come uno degli stili di vita alimentare più rispettosi dell’ambiente, grazie al Modello Doppia Piramide introdotto dal Barilla Center for Food & Nutrition nel 2010, che è stato il primo a confrontare la frequenza degli Scelte alimentari mediterranee per l’impatto che hanno sui nostri ecosistemi.

“Sarei molto felice che la Dieta Mediterranea venisse interpretata come un grande soft power che è patrimonio dell’umanita ma prima di tutto italiano- dice alla DIRE Sara Roversi, presidente del Future Food Institute- noi di Future Food Institute siamo sempre chiamati a parlare di futuro, tecnologie, innovazione e innovazione applicata al cibo per renderla sostenibile, buona per l’uomo e per l’ambiente. Quest’anno ci siamo imbattuti nella storia, nei valori e nelle origni della Dieta Mediterranea. E’ successo nel corso del nostro programma, che organizziamo con la FAO, che ambisce a formare centinaia di ‘climate shape in tutto il mondo. Questa cosa è successa a Pollica a settembre, e abbiamo toccato con mano un patrimonio che era accanto a noi. Abbiamo chiamato ragazzi dalla Cina, dal Giappone, dagli Stati uniti, dal Canada che hanno potuto scoprire la Dieta Mediterranea”.

Una scoperta illuminante, per molti aspetti, “ma non solo- prosegue la presidente del Future Food Institute- ci siamo resi conto che è una storia millenaria, che parte da Parmenide e Zenone, 2.500 anni di storia che vanno valorizzati. Lo facciamo unendo le forze con il comune di Pollica, che è una delle sette comunità emblematiche del Mediterraneo nominate dall’UNESCO e culla della Dieta Mediterranea, abbiamo la fortuna di averla nel Cilento, in Italia. Con il comune di Pollica abbiamo dato vita a un programma che ci porta in primo luogo a scoprire le altre comunita emblematiche del Mediterraneo, attraverso una rassegna appena partita che ci connette con chef in Croazia, Marocco, Portogallo, Spagna, a Cipro, in Grecia, per andare a scoprire le altre comunita emblematiche del Mediterraneo”.

E ancora “un incontro con le scuole- prosegue Roversi- migliaia di maestre connesse per capire come la Dieta Mediterranea si sposi pefrettamete con gli obiettivi di sviluppo sostenibile“, proponendo “un concetto di ecologia integrale, buona per l’uomo e ancora una volta buona per il Pianeta. E soprattutto su come partendo dalla Dieta Mediterranea possiamo portare la scienza, la storia, la filosofia e la geografia fra i banchi di scuola”.

Ma non basta, c’è anche “un programmma internazionale, la Dieta Mediterranea nel Mondo, che ci porterà in dieci ambasciate italiane, da Santiago a Taipei, a Tokyo, New york, Washington: in tutot il mondo parleremo di Dieta Mediterranea, dei suoi prodotti iconici ma anche della cultura, coinvolgendo filosofi storici, ministri della Cultura di altri Paesi che possono prendere ispirazione della nostra cultura e storia”, aggiunge Roversi.

Tutti i programmi e gli eventi congiunti saranno realizzati anche in collaborazione con il Centro Studi Dieta Mediterranea dedicato ad Angelo Vassallo, che con il suo impegno esemplare ha sempre sottolineato l’importanza dell’educazione delle nuove generazioni alla cittadinanza attiva per lo sviluppo dei territori della Dieta Mediterranea e come chiave strategica per costruire un futuro prospero nel rispetto dell’ambiente.

Il tutto si ricompone quindi in un bouquet di iniziative internazionali che connetteranno Pollica culla della Dieta Mediterranea al Mondo:

– ‘Mediterranean Diet – Lifestyle for a Sustainable Future’: una serie di eventi digitali pensati per coltivare il futuro all’insegna dell’innovazione per la sostenibilità, in programma da ieri venerdì 13 novembre fino a lunedì 16 novembre e con la partecipazione, tra gli altri, di Sara Roversi, presidente di Future Food Institute; Stefano Pisani, Sindaco di Pollica; Eve Turow-Paul, Founder e Executive Director di Food for Climate League; Peter Klosse, founder di TASTE insieme a Cuochi dei Paesi dell’area mediterranea (Italia, Marocco, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Croazia)

– ‘Dieta Mediterranea nel Mondo’: un palinsesto di eventi digitali che si svolgeranno dal 18 novembre al 9 dicembre, coinvolgendo più di 10 Ambasciate e Consolati d’Italia, Istituti di Cultura italiana e organizzazioni private che si distinguono per il loro rapporto tra l’Italia e l’estero; gli eventi celebreranno il ruolo della Dieta Mediterranea nel coltivare il futuro nel solco della sostenibilità in occasione della quinta Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, coordinata dalla Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Esteri italiano. Tutti gli eventi si svolgeranno in formato digitale: sulla pagina Facebook del comune di Pollica; sulla pagina Facebook di Future Food Institute; sulla pagina Twitter di Future Food Institute; sulla pagina YouTube di Future Food Institute. E ancora:

– Scuola Mediterranea della FutureFood.Academy una serie di programmi formativi distinti in due percorsi: Il primo rivolto a studenti internazionali (scuole secondarie di secondo grado e università) che studiano il modello e gli ingredienti che lo hanno reso noto al mondo, immersi nella realtà locale, con particolare attenzione agli impatti sulla salute dell’uomo e del ecosistema; acquisendo competenze sulla gestione efficiente e consapevole delle risorse (acqua, energia, suolo, mari e foreste) per la salvaguardia del pianeta. Tra cui il Digital Boot Camp in partenza il 20 Novembre 2020 e il Climate Shapers Bootcamp – Mediterranean Edition dal 4 all’11 Settembre 2021 a Pollica. Il secondo è pensato per la scuola italiana favorendo riscoperta di un patrimonio nazionale e trasformandolo in una leva strategica per la ripartenza del Paese.

Future Food Institute, fondato nel 2014 a Bologna, è oggi un intero ecosistema che fa della food innovation uno strumento chiave per affrontare le grandi sfide del futuro e sostenere l’implementazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite; parlando al mondo, ma valorizzando il territorio partendo dall’Italia. Un ecosistema composto da un’anima filantropica, il Future Food Institute che è un centro di ricerca e formazione nato a Bologna con sedi a San Francisco, Tokyo e Shanghai.

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