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Nonnino di 107 anni torna a casa dopo un’operazione all’ospedale di Molfetta

Giovanni, classe 1915, origini sarde e una pletora di nipoti e bisnipoti, era stato ricoverato per una occlusione intestinale

Pubblicato:14-07-2022 18:15
Ultimo aggiornamento:15-07-2022 10:46
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BARI – Operato a 107 anni per una occlusione intestinale, sta bene ed è tornato a casa. È quanto accaduto nell’ospedale di Molfetta (Bari) a Giovanni, classe 1915, origini sarde e una pletora di nipoti e bisnipoti che lo hanno riabbracciato con gioia. L’uomo è arrivato in Pronto soccorso a Corato, città di residenza, dove sono state eseguite le valutazioni clinico-strumentali preliminari che hanno confermato la diagnosi di ostruzione meccanica intestinale, poi il trasferimento a Molfetta per l’intervento chirurgico. Tra gli esami preliminari, è stato sottoposto a test anti covid a cui è risultato positivo.

“Nonostante l’alto rischio sia cardiologico sia anestesiologico – spiega il Stefano Camporeale, direttore del reparto di Chirurgia – non c’erano alternative al trattamento chirurgico d’urgenza”. L’età del paziente ha reso ancor più complesso il decorso postoperatorio. Una nuova prova per la salute dell’ultracentenario, affrontata festeggiando il 107esimo compleanno durante la degenza insieme a tutto il personale medico, infermieristico e operatori socio sanitari. Giovanni ha affrontato e superato gravi complicazioni cardiologiche e renali, trattate e risolte con l’ausilio dei cardiologi e nefrologi dell’ospedale molfettese, sino alla definitiva ripresa delle funzioni cognitive e di un sufficiente livello di autonomia, tali da indurre alla sua dimissione al domicilio.

“Non meno rilevante – sottolinea Camporeale – è stata la professionalità, l’abnegazione e l’attaccamento di tutto il personale infermieristico che si è preso cura di un paziente fragilissimo e covid positivo, con la necessità di tenerlo in isolamento, ma va anche lodato lo spirito collaborativo del personale coinvolto dell’ospedale di Molfetta e di quello di Corato, che tutti insieme hanno sicuramente giocato un ruolo decisivo nell’esito favorevole della vicenda”.

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