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Crrsm, Psd: “Imponente e disastrosa prova di forza”

SAN MARINO - "Cosa intende fare il governo per

Pubblicato:14-04-2017 15:42
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:07

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SAN MARINO – “Cosa intende fare il governo per Cassa di Risparmio, cosa racconterà a Washington? Che il Cda ha un Presidente a orologeria?”, sono alcune delle domande che pone il Psd all’indomani delle dichiarazioni di governo e maggioranza sul “caso Romito“: ovvero il neo presidente del Cda della banca, Nicola Romito, indicato appena lunedì scorso dall’assemblea dei soci, sotto “pressing” dell’azionista “Stato” e già con un piede sull’uscio, a causa della diffusione della notizia di un suo coinvolgimento in un procedimento giudiziario in Italia. “Quindi- prosegue il partito di minoranza- il bilancio sarà approvato sotto una presidenza di passaggio? E sarà approvato prima o dopo la nomina dell’opposizione del proprio membro, alla quale non rinunciamo?”. Il partito di Gian Carlo Capicchioni si dice stupito e preoccupato “per la leggerezza e la cocciutaggine con la quale Adesso.Sm ha gestito tale fase”.

Dalle dichiarazioni della maggioranza, fa notare il Psd, risulterebbe che Romito “rimarrà in carica probabilmente fino a che le regole volute dalla stessa maggioranza non saranno operative, ovvero dopo l’approvazione dei cambiamenti statutari di Cassa”. In ogni caso, “con tutta evidenza- proseguono da via Rovellino- i requisiti di onorabilità richiesti dalla stessa maggioranza non sono stati accertati nemmeno dal proprio governo“. A nulla vale quindi “imputare responsabilità alla minoranza- sottolinea il Psd- che ha solo potuto assistere impotente ad una disastrosa prova di forza: non abbiamo di certo scelto noi i criteri di onorabilità del nuovo statuto e nemmeno ci siamo inventati informazioni sul Presidente false”. A tutto ciò si aggiunge anche che gli altri soci, “Sums e Fondazione sono pure loro state messi in difficoltà“.

E ancora: “I continui riferimenti alle responsabilità del passato e l’auto-definirsi nuovo- prosegue la nota- non ha più alcun senso: avete proceduto- manda a dire a governo e maggioranza- senza raziocinio in piena consapevolezza e autonomia, e avete fallito in una operazione in cui avevate scommesso tantissimo”. Infine, “potremmo a questo punto chiedere la testa di qualcuno– fa notare il Psd- ma il nostro senso di responsabilità ci induce a ragionare sul che fare per mettere in condizioni la Cassa e il paese di superare questa terribile fase”. A questo punto “siamo noi a chiedere un incontro con tutte le forze politiche al governo– conclude- perché è tempo di confrontarsi e uscire da questa rappresentazione Guelfi-Ghibellini, a partire dalla scelta di chi sarà il nuovo Presidente di Cassa, alla scelta del membro di opposizione del CdA che dovrà essere rinominato, alla gestione del bilancio, a quali le linee di sviluppo per la banca”.


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