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VIDEO | Giornalismo, la content creator: “Corso Ue in 18 Paesi, che notizia”

Nella redazione dell'agenzia 'Dire' con eurodeputati ed esperti di diritto, politica e comunicazione. Obiettivo: informare sull’Europa

Pubblicato:13-10-2023 09:38
Ultimo aggiornamento:13-10-2023 15:31
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foto emilie gomez corso giornalismo ue
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ROMA – “Per la nuova edizione i Paesi coinvolti non saranno più otto ma 18: ho trovato splendida questa notizia, perché le occasioni di confrontarsi con i colleghi europei si moltiplicheranno“. A parlare è Michela Poppi, content creator e comunicatrice politica, partecipante alla prima edizione del corso di formazione Ue per giovani giornalisti.

Il prossimo appuntamento dell’iniziativa europea sarà a Bologna, dal 30 novembre al 2 dicembre. Anche questa volta, come nella prima edizione, è prevista una tre giorni nella redazione dell’agenzia Dire con docenti, esperti e comunicatori e poi un secondo modulo a Bruxelles, nella sede del Parlamento Ue.

Ventisette anni, origini veneziane, al lavoro con il Partito democratico in Toscana, Poppi evidenzia che il corso ha offerto spunti e messo a disposizione strumenti. “La parte a Bruxelles è stata particolarmente immersiva” dice la content creator. “Mi ha permesso di confrontarmi con persone che fanno il mio stesso lavoro, tutti operatori dell’informazione, ma che vivono in altri Paesi: è stato interessante capire qual è la loro percezione dell’Europa, quale il loro percorso professionale e quali i temi che nei vari contesti nazionali hanno maggior presa o suscitano maggiore interesse“.


Nei prossimi mesi, Poppi lavorerà sulle elezioni europee, fissate per giugno. “Sarà importante raccontare il lavoro dell’Ue nei messaggi della campagna, per far comprendere cosa potranno fare i candidati, se eletti, all’interno del contesto europeo” sottolinea la content creator. “Allo stesso tempo dovremo stare attenti a non perdere passaggi o a raccontare le cose in maniera scorretta magari nel tentativo di semplificare”.

L’idea è che gli incontri con docenti, esperti e comunicatori in Italia e poi quelli con eurodeputati e funzionari al Parlamento Ue siano un bagaglio utile nel quotidiano. “Sapere quali sono le materie sulle quali intervengono i parlamentari e le altre istituzioni comunitarie”, sottolinea Poppi, “è importante per capire i processi e raccontarli in modo corretto”.

C’è poi il nesso tra ciò che accade a Bruxelles e a Strasburgo, da una parte, e i territori, dall’altra. Secondo la content creator, “capire cosa fa l’Europa e qual è l’iter legislativo comunitario, evitando per esempio errori su ‘approvazioni’ che sono in realtà solo una tappa, è indispensabile anche per poter cogliere opportunità, qui in Toscana come in tante altre regioni”.

La nuova edizione del corso di formazione è promossa dal Parlamento europeo e organizzata dall’agenzia Dire insieme con il service di produzione audiovisiva Total EU. A poter partecipare saranno giornalisti, content creator e operatori dell’informazione con meno di tre anni di esperienza e che abbiano già completato un primo corso di studi.

Per le richieste di informazioni sul corso può essere utilizzato l’indirizzo e-mail
formazionegiornalistiue@agenziadire.com. Per le candidature, in vista della selezione di un numero massimo di 20 partecipanti, c’è un form online in calce a questa pagina web che consente la condivisione di curriculum vitae e motivazioni.

CANDIDATI AL CORSO


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