NEWS:

Fmi, Governo: “Urgente ricostituire riserve”

SAN MARINO - Imperativo categorico per i conti pubblici

Pubblicato:13-02-2017 16:27
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:54

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

SAN MARINO – Imperativo categorico per i conti pubblici del Titano è “ricostituire quanto prima riserve di bilancio e liquidità“. Dalla conferenza stampa del congresso di Stato, a conclusione della riunione settimanale, i segretari di Stato per le Finanze e per il Lavoro e l’Industria, Simone Celli e Andrea Zafferani, tornano sull’esito della missione annuale Fmi rispetto cui, sottolineano, sono bandite “riflessioni superficiali e pressapochiste” e manifestazioni di gioia. In particolare, entrambi i rappresentanti di governo inviano frecciatine al primo partito di minoranza per le prese di posizione sul report diffuse nei giorni scorsi e definite “sui generis”. Di fatto, nell’evidenziare i passaggi positivi del documento, il Pdcs ha rivendicato i meriti del precedente governo. “La relazione ci offre un quadro di cui pochi possono gioire- sottolinea invece Zafferani- noi sicuramente no”. Di fronte ad “un quadro di crescita asfittica”, spiega quindi Zafferani, ricordando come l’Fmi certifichi per quest’anno una crescita ferma allo 0,5%, “l’ultima cosa da fare- chiosa- è prendersi meriti di una situazione di questo tipo”.

Le conclusioni della delegazione Fmi sono state anche al centro dei lavori odierni e delle riflessioni dell’esecutivo. Il segretario alle Finanze le riassume, ripercorrendo i temi affrontati la scorsa settimana nella conferenza stampa con la capodelegazione del Fmi e il presidente di Bcsm, Wafik Grais. Ma soprattutto Celli introduce i prossimi impegni del governo. A fronte di una crescita dell’economia nazionale “del tutto insufficiente e inadeguata“, spiega infatti che la situazione dei conti pubblici “complessa e articolata”, anche a causa di “un problema strutturale di liquidità di cassa“, imporrà già dai prossimi mesi “scelte orientate al progressivo avvicinamento al pareggio di bilancio”. In questa direzione, “risulta fondamentale- sottolinea- ricostituire quanto prima riserve di bilancio e liquidità, ciò è possibile solo con politiche orientate a far pervenire nuove entrate e al contenimento della spesa pubblica improduttiva”.

Sul da farsi Celli chiarisce che il governo ha già iniziato un confronto politico al suo interno che sarà esteso alla maggioranza nelle prossime settimane. Gli obiettivi li chiarisce subito: approvare entro luglio un assestamento di bilancio che riduca in modo significativo il disavanzo di 20 mln di euro e si avvicini il più possibile al pareggio. Di conti pubblici Celli tornerà a parlare nel secondo appuntamento del governo con la cittadinanza, in agenda mercoledì alle 21 a Domagnano. “La segreteria di Stato per le Finanze- spiega- presenterà ufficialmente l’operazione chiarezza sui conti pubblici, metteremo a disposizione della cittadinanza dati e informazioni fondamentali relative al bilancio dello Stato”. L’appuntamento è importante, sottolinea, perchè “è dalla consapevolezza della situazione che si deve partire per affrontare il processo riformatore di cui si parla da tanto tempo”. A riguardo, Zafferani spiega come il Fondo monetario nel suo report sollevi il tema delle riforme strutturali sullo sviluppo economico e lavoro e approvi gli interventi annunciati nel programma di governo quali lo sportello unico per le imprese e una riforma del mercato del lavoro che semplifichi i processi di assunzione alle imprese. Zafferani annuncia poi che nel Consiglio grande e generale di febbraio porterà una relazione sulle Tlc: un altro settore che “necessita di interventi strutturali- spiega- nel breve-medio termine e una scelta andrà fatta”. Infine, sollecitati dai cronisti sulle nomine del comitato esecutivo dell’Iss, i segretari di Stato si limitano a rispondere che sul tavolo del congresso oggi c’è stato un confronto di carattere preliminare sui nominativi presentati dall’istituto e che la decisione è imminente.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it