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Colombia, Santos: “Caso Odebrecht? Legge rispettata”

BOGOTA' - Sono tre i temi principali che il

Pubblicato:13-02-2017 10:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:54

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BOGOTA’ – Sono tre i temi principali che il Presidente della Colombia, Juan Manuel Santos, ha affrontato in una lunga intervista rilasciata al quotidiano ‘El Tiempo’. Il caso Odebrecht, una presunta corruzione con un finanziamento di un milione di dollari circa al suo comitato elettorale nel 2014, la crescita economica e l’avvio del tavolo delle trattative per raggiungere un accordi di pace anche con l’altra fazione guerrigliera, l’Eln.

Innanzitutto Santos parla del caso Oderbrecht, una multinazionale brasiliana molto forte nel settore delle costruzioni e presente anche in Colombia dove sta realizzando alcune infrastrutture stradali: “la verita’ salira’ a galla ma il danno di immagine e’ fatto. Il responsabile della campagna elettorale mi ha sempre detto che abbiamo rispettato la legge, forse qualcuno ha interesse a mentire”.

Il riferimento e’ all’ex senatore Otto Bula che ha parlato di questo presunto finanziamento illecito, e su cui il Presidente colombiano ha aggiunto: “Mi dicono che il soggetto sia nel mirino di indagini dell’agenzia antidroga americana, la Dea, e alla luce di quanto sta accadendo qualcuno nelle istituzioni avanza la richiesta di sospendere le licenze di costruzione alla Odebrecht. Io pero’ devo difendere gli interessi del mio paese contro la corruzione ma allo stesso tempo devo fare in modo che le grandi opere, importanti per lo sviluppo della Colombia, non si paralizzino come per esempio la Ruta del Sol II (opera stradale in cui la Oderbrecht e’ presente, ndr). Ora- ha sottolineato il capo di Stato- dopo la decisione della magistratura, si procedera’ a liquidare il contratto e ad aprire una nuova gara, perche’ l’opera non subisca ritardi”.


Le infrastrutture civili sono il settore leader della crescita dell’economia colombiana. Il Presidente Santos ha tracciato quindi un rapido bilancio: “Solo quest’anno c’e’ stato un incremento dell’8%. Abbiamo un programma molto ambizioso facendo tutto il possibile per evitare la corruzione negli investimenti. Il 2016 e’ stato un anno difficile ma per fortuna l’occupazione non e’ calata. Il processo di pace portera’ nuovi investimenti e piu’ lavoro come ad esempio nel settore del turismo, che e’ quello che ha avuto la reazione piu’ rapida alle opportunita’ che portera’ la fine del conflitto. Non c’e’ nessuno studio che stabilisca una relazione positiva tra pace e crescita economica ma la fine della guerriglia con le Farc portera’ senza dubbio piu’ soldi e piu’ presenza dello Stato sul territorio, con beneficio principale per le zone piu’ oppresse negli anni dalla guerra”.

Per quanto riguarda il 2017, “il Fondo monetario internazionale ha previsto per il nostro paese una crescita del 2,6% noi crediamo sara’ del 2,5% anche se non sono soddisfatto di questa cifra. Abbiamo pero’ un piano che si chiama Colombia Repunta (Colombia decolla, ndr) e lo lanceremo questa settimana. Si tratta- ha proseguito a spiegare il Presidente colombiano- di investimenti nelle infrastrutture e, per il post conflitto, in appoggio ai settori produttivi chiave, sara’ un grande impulso alla nostra economia. Tutti gli analisti concordano che questo sara’ un buon anno e con questo programma porteremo risultati migliori”. Santos ha chiarito infine la sua posizione per quanto riguarda le trattative per un accordo di pace con l’Eln: “confido che da parte loro ci sia la volonta’ di deporre le armi e entrare nella vita civile. I nostri negoziatori avanzano senza pausa per raggiungere un accordo con il gruppo guerrigliero. Certo- ha evidenziato- un cessate il fuoco unilaterale aiuterebbe molto il processo di pace ed e’ una decisione che i colombiani sperano. A differenza di quanto accaduto con le Farc, per ora con l’Eln ancora non ci sono le condizioni, anche se non siamo chiusi alla possibilita’ di negoziare un cessate il fuoco bilaterale”.

di Silvio Mellara, giornalista

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