
BOLOGNA – Comincia a sbloccarsi la situazione in via Mura di porta Galliera, a Bologna, dove è in corso da stamattina lo sgombero di una palazzina occupata a scopo abitativo. Un portavoce del collettivo spiega che le Forze dell’ordine sono riuscite a superare tutte le “barricate” che erano state allestite nell’edificio per resistere allo sgombero, “entrando da porte e finestre“.
Nel frattempo, spiega sempre l’attivista, ad una delegazione di Social Log è stata accordata la possibilità di avvicinarsi alla palazzina “per fare da garante” nelle operazioni conclusive dello sgombero: un risultato della “resistenza” messa in campo dai manifestanti in porta Mascarella, rivendica il collettivo. Per quanto accaduto oggi “c’è una responsabilità politica che ha a che fare con l’insediamento della nuova Giunta”, attacca Social Log. Intanto, i manifestanti continuano a chiedere in coro il rilascio del manifestante fermato: si chiama Enrico ed è uno studente del collettivo Medicina in movimento.
PRIMA ALTRI SCONTRI E UN MANIFESTANTE COLPITO ALLA TESTA E POI FERMATO
Di nuovo tensione, tafferugli e un manifestante colpito in testa da una manganellata mentre era a terra, nei pressi dello sgombero di Mura di Porta Galliera a Bologna. Pochi minuti fa, manifestanti e forze dell’ordine sono di nuovo entrati in contatto. Nel corso degli scontri, un giovane è stato fermato dai Carabinieri: mentre era a terra e circondato da agenti, il manifestante è stato raggiunto da almeno una manganellata alla testa. Dopo alcuni minuti il giovane è stato portato dietro le camionette dai Carabinieri. La situazione continua ad essere molto tesa, manifestanti e cordoni delle forze dell’ordine si fronteggiano ancora a pochi metri di distanza, gli uni dagli altri.
di Maurizio Papa, giornalista professionista
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