NEWS:

Napoli, due rapine in una settimana. E il titolare ora dorme nel supermercato

L'uomo ha deciso di dormire nei locali su una sedia per difendere le proprie attività da eventuali assalti

Pubblicato:12-04-2024 10:29
Ultimo aggiornamento:12-04-2024 10:30
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

NAPOLI – “Noi vogliamo soltanto che lo Stato ci tuteli e ci permetta di continuare ad investire e a lavorare altrimenti dovremmo mandare a casa ben 25 famiglie e lasciare la terra dove siamo nati e dove abbiamo investito”. A parlare è il titolare dei supermercati del centro commerciale Eurospar Calce di Sant’Anastasia (Napoli) dove nell’ultima settimana si sono verificate due rapine che hanno causato un danno di circa 150mila euro. I ladri in azione sono riusciti a mettere fuori uso il sistema di protezione che fa fuoriuscire dei liquidi quando vengono manomesse le casse.

L’uomo, che ha deciso di dormire nei locali su una sedia per difendere le proprie attività da eventuali assalti, ha denunciato l’accaduto al deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli che, con il giornalista Pino Grazioli, che gli ha portato la propria solidarietà. “Una domanda va obbligatoriamente posta: è giusto che i commercianti e gli imprenditori debbano restare sul posto di lavoro anche dopo la chiusura per difendere autonomamente le proprie attività, con il rischio magari di beccarsi una pallottola se qualche criminale perde la testa, mentre i rapinatori hanno il via libera? Certi territori sono completamente fuori controllo”. Così Borrelli che aggiunge: “Il ministro competente aveva promesso migliaia di nuovi agenti sul territorio che però non sono mai arrivati”.
“In quest’area in particolare sono tanti i commercianti che – rimarca il parlamentare – hanno subito rapine e furti a raffica negli ultimi mesi. Una situazione insostenibile. Si facciano dei veri sforzi, si riporti la sicurezza dando alle forze dell’ordine più uomini e mezzi. Questo vogliono i cittadini e i commercianti ormai esasperati. Noi saremo al loro fianco in questa battaglia di legalità”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it