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‘Onigiri mania’: ecco la start-up che vuole rivoluzionare il pranzo dei milanesi

'Onigiri Mania' è la start-up dei giovani Simone Garofalo e Riccardo Corbetta. La loro idea è di rivoluzionare la pausa pranzo dei milanesi

Pubblicato:12-03-2019 11:26
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:13
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MILANO – L’onigiri non è solo il nome di una pietanza. Da oggi è anche il nome di una start-up che si chiama precisamente ‘Onigiri Mania’. Simone Garofalo e Riccardo Corbetta ne sono gli ideatori e fondatori.

I due giovani brianzoli con la passione per la cucina giapponese da qualche mese stanno sviluppando il progetto nel coworking ‘Officina Giovani’ della Cgil di Monza e Brianza e da poco hanno lanciato una campagna di crowdfunfing sulla piattaforma ‘Produzioni dal basso’.

La loro ambizione è “rivoluzionare la pausa pranzo dei milanesi“- si legge nel comunicato stampa diffuso da Cgil Monza e Brianza- e allo stesso tempo far conoscere questo piatto tradizionale giapponese, l’onigiri appunto, specie nelle piazze universitarie della città di Milano dove si fermeranno con il loro food truck.


“Un tipico piatto giapponese che risale all’epoca dei samurai- spiegano Simone e Riccardo- a quei tempi occorreva un pasto completo, veloce e facile da consumare in qualsiasi situazione”. 

“L’onigiri, infatti- si legge ancora nel comunicato stampa- si presenta come una polpetta di riso ripiena di carne, pesce o verdure guarnita con una foglia di alga nori e può essere consumata anche in piedi o camminando. Dunque un pasto pratico come un sandwich, ma molto più salutare”.

“Data la scarsa notorietà di questo piatto in Italia- continuano gli ideatori del progetto- esso viene inserito nei menù di qualche ristorante giapponese, snaturando il prodotto e privandolo delle sue potenzialità. Noi di Onigiri Mania, grazie ad un food truck, vogliamo portare questo piatto per le strade e per le piazze di Milano per proporre alla clientela un pasto salubre, a basso costo, adatto ad ogni situazione”.

Lino Ceccarelli, responsabile dell’area Giovani e Lavoro della Cgil di Monza e Brianza ha dichiarato: “È tutt’altro che improvvisazione, i due ragazzi si sono messi a studiare e hanno fatto crescere la loro idea che oggi ha buone possibilità di concretizzarsi”.

di Martina Mazzeo

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