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Pd, Orlando: “Alleanza larga, costruiamo ponti”

Zingaretti: "La proposta in campo forte che oggi c'è è quella di ricucire i rapporti con questa grande esperienza di Pisapia"

Pubblicato:12-03-2017 10:41
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:00

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ROMA – “Noi dobbiamo guardarci intorno soprattutto. Sulla base di un impatto politico programmatico dobbiamo costruire un’alleanza larga: non è questo il momento di mettere paletti, è il momento di costruire dei ponti. Credo che questa sia la condizione essenziale per battere la destra”. Lo ha detto Andrea Orlando, ministro della Giustizia e candidato alla segreteria del Pd, arrivando al Teatro Eliseo di Roma per l’iniziativa ‘Cambiare il Pd, ricostruire l’Italia con Orlando segretario’.

L’ipotesi di un listone unico? “Dobbiamo rimettere il Pd al centro dello scenario del centrosinistra e ricostruire un sistema di alleanze che oggi non abbiamo e un rapporto amichevole con la società italiana. A me non interessa inseguire i leader, ma inseguire quel popolo di centrosinistra che è rimasto a casa o ha guardato da un’altra parte”.

“Se sono disponibile ad abbracciare i moderati come Franceschini? Io sono perché ci sia un rapporto con i moderati. Poi dobbiamo lavorare sull’ipotesi che nasca alla nostra destra una forza di centro riformista”, ha detto Orlando. Una forza con Angelino Alfano? “Non faccio nomi, quello che mi interessa è collaborare in una coalizione o con forze che rivendicano un programma di centrosinistra o di centrodestra. Se io scelgo il centrosinistra? Ovviamente, altrimenti non sarei qui“.


“MI HA FATTO MALE VEDERE COMPAGNI ANDARE VIA”

“Mi ha fatto male vedere compagni che se ne sono andati, mi ha fatto più male vedere persone rimaste a casa e ancora di più mi ha fatto male vedere qualcuno che ha tirato un sospiro di sollievo quando queste persone se ne sono andate o sono rimaste a casa”, ha detto Andrea Orlando, intervenendo al Teatro Eliseo.

“Chiunque vinca le primarie, se votano la metà delle persone come risulta dai sondaggi allora abbiamo perso tutti e chi vince sarà più debole dell’altra volta. Faccio perciò un appello agli altri due candidati: io non voglio un leader debole, quindi facciamo una campagna di partito per far andare a votare le persone”.

“BENE VELTRONI, MANIFESTAZIONE PER I MIGRANTI COME A BARCELLONA”

“Il reato di immigrazione clandestina è inutile e dannoso- spiega Orlando-. Raccolgo l’appello di Veltroni sull’organizzazione di una manifestazione come a Barcellona: dico sì, facciamola. Anche prima delle primarie”.

“COMBATTERE POVERTÀ PER SCONGIURARE RISCHI DESTRA FILO-RUSSA”

“Non possiamo più pensare che il reddito sia legato soltanto al lavoro. Non è un atteggiamento assistenzialista, ma per fare i conti con l’emergenza povertà. Bisogna debellare la povertà assoluta nell’arco di tre anni per scongiurare i rischi di una destra che guarda a Mosca”, ha spiegato Orlando.

ZINGARETTI: LA PROPOSTA FORTE È RICUCIRE RAPPORTI CON PISAPIA

“La proposta in campo forte che oggi c’è è quella di ricucire i rapporti con questa grande esperienza di Pisapia, che non è un partito ma una rete di persone che condividono dei valori e vogliono costruire insieme un programma, e noi non possiamo che dire sì, perché sono i nostri valori e dobbiamo farlo non avendo la presunzione di essere autosufficienti, perché abbiamo già visto alle ultime amministrative come finisce”, ha commentato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, arrivando al Teatro Eliseo di Roma per l’iniziativa ‘Cambiare il Pd, ricostruire l’Italia con Orlando segretario’.

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“L’idea di un listone unico di centrosinistra? Io ho iniziato a fare la campagna congressuale e tutti mi chiedono quali sono le idee, i valori e le battaglie e non le alchimie. Chi se n’è andato secondo me ha sbagliato, perché il congresso dimostra che c’è una grande occasione per cambiare- spiega il presidente della Regione Lazio-. Anzi, noi lo faremo richiamando proprio quelli che sono i più scettici, i più delusi, che pensano che non ce la faremo mai. Non è vero, questa è la grande forza popolare che può cambiare l’Italia, e quindi tornate tutti e tornate a votare per cambiare”.

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