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Pisapia lancia Campo Progressista: “Non vogliamo fare un partitino”

"Vogliamo cominciare un viaggio insieme, non sarà un viaggio facile ma è una sfida necessaria"

Pubblicato:11-03-2017 13:19
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:00

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ROMA  – Giuliano Pisapia ha presentato oggi a Roma il nuovo soggetto politico ‘Campo Progressista’. L’incontro è avvenuto al Teatro Brancaccio.

“Non vogliamo fare un partitino”, dice Pisapia, arrivando al teatro Brancaccio, ai microfoni di Sky. Per l’ex sindaco di Milano il progetto da costruire deve avere una “discontinuità di metodo e merito”. Sul primo fronte basta con il modello di “un uomo solo al comando: si cerca la mediazione se ci si confronta”. Nel merito “discontinuità con alcune scelte degli ultimi 20 anni da parte del centrodestra ma anche dal centro sinistra”, conclude Pisapia.

Foto @Raffaele Marino


“Vogliamo cominciare un viaggio insieme, non sarà un viaggio facile ma è una sfida necessaria. Un campo aperto, ampio, di centrosinistra, capace di gentilezza ma anche della forza della decisione, vincente perchè siamo stufi di non vincere le elezioni” ha spiegato poi dal palco, concludendo: “Vogliamo essere lievito di un nuovo centrosinistra, ci mettiamo a disposizione senza egemonizzare nulla”.

“Al Pd chiedo, con rispetto per il loro congresso: ci vuole una decisione definitiva. Il giorno delle primarie dobbiamo sapere se vogliono costruire il centro sinistra o appoggiarsi ancora al nuovo centrodestra e a Verdini“. Ha poi sottolineato che non c’è compatibilità “tra il nuovo centro destra e il nuovo, spero, centrosinistra o sinistra centro”.

“Sullo ius soli spingiamo perché diventi legge dello Stato con il voto del Senato: è così naturale e giusto”, ha spiegato Pisapia, che poi chiede di approvare la legge sul “fine vita” e sul “reato di tortura”.

“VOUCHER ABUSO VERGOGNOSO, ACCORDO O REFERENDUM”

Pisapia spera che sulla riforma dei voucher si possa trovare un “punto di incontro” visto che se ne è fatto un “abuso vergognoso” e su questo “si fanno passi avanti ma se non ci sarà un accordo con un decreto legge o con un disegno di legge è giusto dare la parola ai cittadini”, dice dal palco del teatro Brancaccio sul referendum della Cgil, precisando che si tratta della sua posizione e non di quella di Campo progressista. Rispetto al secondo quesito, quello sugli appalti, aggiunge: “Spero ci sia una riflessione perchè è assurdo che non ci sia una corresponsabilità”. Insomma, conclude, “spero arrivi legge altrimenti noi daremo voto favorevole”.

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