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Covid, in Italia calano contagi e decessi

In leggera flessione anche le terapie intensive. Vaia: "Risultato da consolidare, continuando a proteggere i più fragili con la vaccinazione"

Pubblicato:12-01-2024 11:59
Ultimo aggiornamento:12-01-2024 11:59

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ROMA – In merito all’andamento della situazione epidemiologica da Covid-19, nella settimana compresa tra il 4 e il 10 gennaio 2024 si registrano 20.945 nuovi casi positivi, con una variazione di -45,9% rispetto alla settimana precedente (38.737), 355 deceduti, con una variazione di -4,3% rispetto alla settimana precedente (371) e 226.569 tamponi effettuati, con una variazione di -6,6% rispetto alla settimana precedente (242.518). Il tasso di positività è del 9,2%, con una variazione di -6,7% rispetto alla settimana precedente (16%). È quanto emerge dal monitoraggio Istituto superiore sanità-ministero Salute sull’andamento del Covid-19 in Italia.
Il tasso di occupazione in area medica al 10/01/2024 è pari all’8,2% (5.131 ricoverati), rispetto al 10,1% (6.320 ricoverati) del 03/01/2024, mentre il tasso di occupazione in terapia intensiva al 10/01/2024 è del 2,4% (213 ricoverati), rispetto al 2,8% (246 ricoverati) del 03/01/2024.
“I dati di questa settimana- commenta il direttore generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Francesco Vaia– evidenziano una ulteriore frenata della diffusione del Covid, che si riflette anche sulla riduzione del tasso di occupazione delle strutture ospedaliere, sia in area medica che in terapia intensiva”.
“Un risultato- sottolinea- che dobbiamo consolidare, continuando a proteggere i più fragili attraverso la vaccinazione che, ricordiamo, è possibile ricevere contemporaneamente a quella anti-influenzale, particolarmente importante visto l’andamento delle ultime settimane. Siamo ancora in tempo”.
“Rinnoviamo l’invito alle regioni, in particolar modo a quelle che più fanno fatica, a mettere in campo ogni azione organizzativa e di comunicazione, soprattutto sul territorio- conclude Vaia- per evitare il sovraffollamento delle aree di emergenza ospedaliera“.

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