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Pacini (Pd) all’attacco: “Moratti complice di Fontana, Letta via subito o scendiamo sotto al 14%”

Intervista a Lorenzo Pacini, segretario dei Giovani Democratici della Lombardia: "Subito un nome di centrosinistra, bene Agnoletto alle primarie"

Pubblicato:11-11-2022 16:30
Ultimo aggiornamento:11-11-2022 16:30

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MILANO – No a Letizia Moratti, “candidata di destra” e “complice del disastro della giunta Fontana”. Il Pd proponga “un nome forte e chiaramente di centrosinistra” ed acceleri sul congressp perché “con l’immobilismo di Letta rischiamo di arrivare a marzo che nei sondaggi saremo sotto al 14%”. Parola di Lorenzo Pacini, segretario dei Giovani Democratici della Lombardia, che, parlando con la ‘Dire’, attacca duramente l’operato dei vertici del suo partito in vista delle elezioni regionali in Lombardia e apre la porta delle primarie a Vittorio Agnoletto, voce storica della sinistra No Global.

PACINI (PD): MORATTI COMPLICE DISASTRO GIUNTA FONTANA

“Candidare Letizia Moratti è una mossa per fare male ai cittadini lombardi. Lei è complice e artefice del disastro di regione Lombardia e dell’amministrazione Fontana”, sentenzia Pacini. “Non è vero, come ha detto Calenda, che Moratti ha gestito bene l’emergenza sanitaria”.

Per il segretario dei Gd, la giovanile dei dem, “Moratti ha fatto esattamente gli stessi errori che ha fatto prima di lei Gallera e noi siamo riusciti a vaccinare tanto e bene i cittadini lombardi solo grazie all’intervento del governo”.


L’assessore del Municipio 1 milanese bolla quindi come “operazione di puro trasformismo politico” l’uscita di Moratti dalla giunta Fontana, e si dice “dispiaciuto” che “il Terzo polo e tante persone sinceramente progressiste che lo hanno votato si siano visti calare questa scelta dall’alto”.

PACINI (PD): SERVE NOME FORTE E DI CENTROSINISTRA, MA DOBBIAMO FARE PRESTO

Per Pacini, Letizia Moratti è “una candidata di destra” che “spacca in due” l’attuale maggioranza che governa regione Lombardia. Quindi, per il centrosinistra, è “un’ottima occasione per vincere” ma, per farlo, il Pd deve essere in grado di esprimere “al più presto” un candidato “forte e di centrosinistra, con idee chiare e nette sul futuro dei cittadini lombardi”.

Secondo il segretario dei giovani dem lombardi, “ci sono diversi nomi che potrebbero andare bene per il centrosinistra, sia che arrivino con le primarie che con il tavolo di coalizione. Sono entrambi percorsi che possono andare bene, hanno vantaggi e svantaggi entrambi, l’importante è che si faccia presto”.

Pacini invita quindi il suo partito a “fare tutti gli sforzi possibili” per tenere unita la coalizione, “anche con il M5s, consapevoli del fatto che il tempo è poco e la decisione va presa ora”.

PACINI (PD): CON IMMOBILISMO LETTA A MARZO SIAMO SOTTO IL 14%

Il segretario dei Giovani Democratici della Lombardia attacca quindi la dirigenza nazionale del Pd, colpevole di “perdere tempo”: il Partito Democratico, spiega, “è in un immobilismo totale per colpa della dirigenza nazionale”. Per questo “dobbiamo assolutamente accelerare i tempi del congresso” altrimenti “arriveremo a marzo che nei sondaggi saremo sotto al 14%”.

L’assessore milanese al Municipio 1 vede poi “non come un pericolo, ma come una realtà”, l’erosione dei consensi del Pd, preso tra i due fuochi di Terzo Polo e M5s. “Gli elettori non vedono una svolta nel Pd, quindi cercano posizioni più chiare negli altri partiti. È il caso che ci svegliamo”.

PACINI (PD): AGNOLETTO ALLE PRIMARIE PUÒ PORTARE BATTAGLIE E VOCI IMPORTANTI

In vista delle primarie, votate domenica scorsa dall’assemblea regionale del Pd, Pacini saluta come una “buona notizia” la possibile partecipazione di Vittorio Agnoletto, medico e storica voce della sinistra ‘No Global’, al confronto elettorale. “Penso che una figura come Agnoletto- commenta Pacini- possa portare nel campo del centrosinistra importanti battaglie e importanti voci che si sono fatte sentire in questi anni di disastri dell’amministrazione Fontana. La ritengo una buona notizia”.

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