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Tg Ambiente, edizione dell’11 aprile 2023

Si parla di orsi, ghiacciaio artico, idrogeno

Pubblicato:11-04-2023 13:31
Ultimo aggiornamento:11-04-2023 17:51

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100 ORSI IN TRENTINO, AMBIENTALISTI CONTRO ABBATTIMENTI

L’autopsia sul corpo di Andrea Papi ha confermato che è stato un orso ad aggredire il runner 26enne e ucciderlo. Il cadavere è stato ritrovato nella notte tra mercoledì e giovedì a Caldes in Trentino, in un bosco della Val di Sole. Il giovane era vivo quando ha incontrato il plantigrado, hanno stabilito gli esami. Esclusa quindi l’ipotesi di un incidente che sarebbe avvenuto prima dell’incontro con l’animale. In Trentino la popolazione di orso conta oggi circa 100 esemplari. In un’area turistica e dall’antropizzazione diffusa, in questi ultimi 20 anni gli episodi di interazione aggressiva di orsi a persone sono stati solo sette, nessuno dei quali ha portato a conseguenze letali per le persone, avverte il WWF. Evitare episodi gravi è possibile, rileva l’associazione del Panda, ma occorre uno sforzo collettivo che eviti inutili allarmismi concentrandosi invece sui problemi reali e sulle possibili soluzioni per la convivenza. Di fronte alle richieste di ridurre la popolazione di orsi, uccidendo il protagonista dell’aggressione e altri esemplari, puntando addirittura a dimezzare la popolazione di orsi, l’Ente Nazionale Protezione Animali avverte che il suo ufficio legale segue con estrema preoccupazione l’evoluzione della vicenda ed è pronto a ricorrere in sede giudiziaria contro ogni decisione che possa violare la legalità.

CNR ALLE SVALBARD PER SALVARE MEMORIA GLACIALE ARTICO

Un gruppo internazionale di scienziati ha raggiunto il 1° aprile il ghiacciaio Holtedahlfonna, nell’arcipelago delle Svalbard, iniziando la preparazione di un campo remoto a 1.100 metri di quota nell’Artico. La spedizione è guidata dall’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche e coinvolge scienziati del Centro nazionale francese per la ricerca scientifica, dell’Istituto polare norvegese, dell’Universita Ca’ Foscari Venezia e dell’Università degli Studi di Perugia. L’obiettivo scientifico è raccogliere due carote di ghiaccio di 125 metri ciascuna per comprendere meglio il fenomeno della ‘amplificazione artica’ ovvero del fenomeno dovuto alla riduzione della copertura del ghiaccio marino che ha tra le sue conseguenze il riscaldamento dell’oceano. Questi effetti a catena hanno un impatto sul riscaldamento dell’Artico, anomalo rispetto alle medie globali. Grazie alla collaborazione con la Ice Memory Foundation, una carota di ghiaccio sarà conservata per i secoli a venire nell’Ice Memory Sanctuary in Antartide. Le future generazioni di scienziati avranno così accesso a una carota di ghiaccio di alta qualità per studiare il clima passato del nostro pianeta e anticipare i cambiamenti futuri, anche molto tempo dopo la scomparsa dei ghiacciai a causa del riscaldamento globale. L’arcipelago delle Svalbard, la terra più settentrionale d’Europa, ha subito alcuni dei più gravi aumenti di temperatura degli ultimi decenni. Secondo studi recenti, la temperatura è aumentata di 4-5 gradi negli ultimi 40-50 anni, livelli estremi per quelle latitudini.

ECCO ‘ENEL BOX’, CABINE SECONDARIE PIU’ SOSTENIBILI

Enel Grids rivoluziona il design delle sue cabine secondarie rendendole ancora più sostenibili e armonizzate con l’ambiente urbano. Arriva Enel Box, il nuovo concept progettuale grazie al quale le cabine saranno realizzate con materiali a basso impatto ambientale e con un ridotto numero di componenti, minimizzando così l’impronta carbonica delle infrastrutture e agevolando la loro integrazione nel contesto cittadino, rurale e nelle aree storiche. Entro il 2023 sarà conclusa la fase di progettazione del design della cabina secondaria, mentre a partire dal 2024 prenderà il via l’installazione delle nuove infrastrutture elettriche di Enel Grids in Italia e successivamente in tutti i Paesi in cui opera. Oltre al nuovo design, le cabine elettriche conterranno tecnologia avanzata di digitalizzazione, potenti dispositivi con capacità computazionale decentralizzata e trasformatori più sostenibili in grado di gestire al meglio la generazione distribuita e flussi elettrici sempre più bidirezionali. Il nuovo design delle cabine secondarie Enel Box, elaborato da Eugenio Bini, rientra nel più ampio percorso avviato da Enel Grids di ri-progettazione in chiave sostenibile delle infrastrutture elettriche essenziali, dedicate alla trasformazione dalla media alla bassa tensione, oltre che al controllo e alla protezione della rete. Le cabine attualmente sono 245mila in Italia e 148mila in Spagna.


GIAPPONE SCOMMETTE SULL’IDROGENO, 12 MLN TONNELLATE/ANNO AL 2040

Il primo ministro giapponese Fumio Kishida punta ad aumentare la produzione annuale di idrogeno di sei volte entro il 2040, arrivando a 12 milioni di tonnellate dai circa 2 milioni di tonnellate attuali. Per il nuovo piano il governo intende stimolare investimenti congiunti tra pubblico e privato per un totale di almeno 15 trilioni di yen (oltre 100 miliardi di euro) nei prossimi 15 anni per la promozione dell’uso dell’idrogeno e delle fonti energetiche rinnovabili. “Intensificheremo gli sforzi per la decarbonizzazione della nostra industria, rispondendo alla spietata concorrenza internazionale nei settori delle energie rinnovabili e dell’idrogeno grazie anzitutto ad una rapida revisione del piano energetico nazionale”, ha spiegato Kishida ai suoi ministri. Il governo lavorerà per accelerare la costruzione di catene di approvvigionamento internazionali per fornire più idrogeno, in collaborazione con l’Australia, così come con i paesi del Medio Oriente e altri paesi asiatici. Il Giappone sta lanciando nuove tecnologie di decarbonizzazione, come l’utilizzo di idrogeno e ammoniaca nella generazione di energia termica, ritenendo possano svolgere un ruolo significativo nel ridurre le emissioni nelle industrie che dipendono fortemente dai combustibili fossili. Nel 2017 il paese è diventato il primo al mondo ad adottare un piano nazionale per l’idrogeno e aziende come Toyota si sono impegnate a costruire città futuristiche alimentate dalla tecnologia. Solo nel 2021, il Giappone ha speso oltre 700 milioni di euro in investimenti nell’energia a idrogeno e nelle celle a combustibile.

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