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Terremoto, nelle Marche i negozi riapriranno nei container

Lo ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli nel corso dell'incontro con le associazioni di categoria e i sindacati

Pubblicato:10-11-2016 17:28
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:17

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terremoto_marche_visso3ANCONA – “La priorità ora è rimettere in moto le piccole attività. Per questo stiamo pensando a container da sistemare nei borghi colpiti dal sisma”. Lo ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli nel corso dell’incontro che si è tenuto l’altra sera con le associazioni di categoria e i sindacati per fare un punto in merito alla situazione post sisma.

“Le piccole attività commerciali che hanno necessità di rimettersi subito in moto sono il cuore di questa fase- ha detto Ceriscioli- Per ricollocare le piccole attività commerciali gli uffici regionali stanno partendo, in contatto con i sindaci, con una ricognizione per valutare il posizionamento di container nei borghi colpiti dal sisma. In questi casi, per esempio, il meccanismo del lucro cessante potrà essere molto utile”. Per chi non ha possibilità di riprendere la propria attività in loco invece Ceriscioli suggerisce “meccanismi analoghi alla cassa integrazione in deroga”.

Le associazioni che hanno partecipato all’iniziativa sono l’associazione italiana allevatori, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Casartigiani, Claai, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Agci, Confcooperative, Legacoop, Ue.Coop, Unci, Confapi, Confindustria, Confservizi Cispel, Cgil, Cisl, Uil, Ugl e il centro Agroalimentare di Macerata.


“Con il nuovo decreto si allargherà la possibilità di assistenza alle imprese e ai lavoratori– continua Ceriscioli- Come Regione intendiamo integrare nelle agevolazioni quelle imprese che si troveranno fuori dal cratere per offrire a tutti gli stessi strumenti. Anche rispetto alle situazioni minori intendiamo fornire risposte significative utilizzando le donazioni”.

Tra i temi toccati, anche quello dei pagamenti degli alberghi che ospitano gli sfollati. Si tratta di oltre 7.600 persone.

“Per quanto riguarda il pagamento delle fatture agli alberghi la Regione ha finora evaso tutte le fatture complete- ha spiegato Ceriscioli ribadendo quanto già detto in consiglio regionale- Per velocizzare ulteriormente i pagamenti, sarà inviato un vademecum che consentirà di produrre il documento corretto, completo di tutte le autocertificazioni richieste”. Continuano ad aggiornarsi di ora in ora i drammatici dati del terremoto. Che parlano di 24.978 sfollati: di cui 11.942 in loco (palestre, capannoni, palazzetti), 5.359 in autonoma sistemazione e 7.602 in albergo. Sono invece, rispettivamente, 970 e 195 le attività produttive e le stalle dichiarate inagibili. Le zone rosse attualmente sono 294, mentre 52 e 66 sono rispettivamente i Municipi e le scuole non agibili.

di Luca Fabbri, giornalista

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