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VIDEO | Il partecipante al corso Ue: cronisti europei crescono

Domenico Ercoli ricorda la prima edizione, ora l'appuntamento della 'Dire' è a Bologna

Pubblicato:10-10-2023 09:54
Ultimo aggiornamento:10-10-2023 09:57
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formazione ue
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ROMA – “All’Europarlamento ho incontrato colleghi di altri Paesi ed è stato bello ascoltarli, conoscersi e confrontarsi insieme anche su come e perché oggi servono giornalisti europei”: parole e pensieri di Domenico Ercoli, reporter pubblicista di 25 anni, partecipante alla prima edizione di un corso di formazione Ue che si tiene tra l’Italia e Bruxelles.

SECONDA EDIZIONE A BOLOGNA

L’iniziativa, che riprende ora con un secondo appuntamento al via a Bologna dal 30 novembre al 2 dicembre, è organizzata dall’agenzia Dire insieme con il service di produzione audiovisiva Total EU. Anche in questa nuova occasione a partecipare saranno giornalisti, content creator e operatori dell’informazione con meno di tre anni di esperienza e che abbiano già completato un primo corso di studi. Ercoli ha preso parte alla prima edizione, articolata su due moduli, in Italia e poi a Bruxelles, con incontri, conferenze, laboratori e conferimento di diploma nella sede del Parlamento europeo. “È stata un’esperienza fondamentale, che mi ha permesso di conoscere professori, docenti e tanti giornalisti con i quali mi sono confrontato e ho potuto capire come funzionino le istituzioni europee” sottolinea il cronista. “Nel modulo a Bruxelles mi è stata poi proposta una fitta rete di contatti e di relazioni: sicuramente mi saranno utili nel lavoro”.

Originario di Roma, Ercoli segue l’attualità politica e la cronaca parlamentare per la testata online Lanterna. “Sicuramente accetterò alcuni degli inviti che ho già ricevuto per seguire le sessioni plenarie o altri momenti dell’attività del Parlamento Ue” dice Ercoli, facendo riferimento a un programma europeo che copre anche alcune spese per i reporter, in particolare quelle di viaggio e pernottamento, per permettere di seguire temi, votazioni in aula a Strasburgo. “I referenti del corso hanno condiviso i calendari delle attività perché possa scegliere e pianificare al meglio il mio lavoro sull’attualità, che sia in Italia o a Bruxelles”.


I COLLEGHI

Ci sono poi i colleghi. Nella prima edizione del corso all’Europarlamento ne sono arrivati da sette Paesi più l’Italia, mentre le provenienze nazionali si amplieranno adesso a 18. ” È importante conoscere giornalisti che vivono in contesti differenti e anche sul piano delle condizioni lavorative hanno esperienze molto diversificate tra loro” sottolinea Ercoli. Convinto che ci sia comunque un elemento che ritorna: “È la voglia di tutti di capire le dinamiche dell’Europa, a volte burocratiche e spesso complesse, da veicolare però in modo chiaro e corretto ai cittadini”. Partecipare al corso, allora, è anche accettare una sfida. “Si tratta”, dice Ercoli, “di provare a essere giornalisti europei: capaci di occuparsi dei vari settori, che siano la politica, la società, l’economia o la cultura, con competenza e professionalità, raccontando al meglio come funziona oggi l’Ue e come funzionerà domani”.

PER INFORMAZIONI

Per le richieste di informazioni sul corso a Bologna può essere utilizzato l’indirizzo e-mail
formazionegiornalistiue@agenziadire.com. Per le candidature, in vista della selezione di un numero massimo di 20 partecipanti, c’è un form online in calce a questa pagina web che consente la condivisione di curriculum vitae e motivazioni.


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