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Domenica nera a Roma per i rifiuti, 1.000 tonnellate per strada

Il lavoro a straordinario non attira gli operatori Ama e gli autisti, solo 750 in campo

Pubblicato:10-07-2023 15:19
Ultimo aggiornamento:10-07-2023 15:27

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ROMA – Pochi operatori, ancora meno autisti. Talmente pochi che addirittura sono stati di più i ben pochi mezzi disponibili. E’ nata così la “domenica bestiale” per Ama che, il giorno dopo, ha fatto risvegliare Roma sotto oltre 1.000 tonnellate di rifiuti in terra e non raccolti, questo è il dato che risulta all’agenzia Dire, in città. Che l’organizzazione e la gestione del lavoro nel weekend, e in particolare quello di domenica, sia una delle accortezze necessarie per garantire fluidità continua allo svuotamento dei cassonetti e alla pulizia della città è cosa nota da anni. Fino alla fine di giugno nella municipalizzata vigeva un accordo (sottoscritto con i sindacati) che premiava economicamente in crescendo (fino a sfiorare i 200 euro) tutti i lavoratori che garantivano la loro presenza dal sabato al lunedì. Poi l’azienda ha deciso di cambiare registro e da luglio si è tornati alle domeniche pagate a straordinario (tranne che per i cosiddetti “baricentrati domenicali”), in seguito a un’intesa siglata tra parti sociali e il direttore del personale, Antonio Migliardi. Una mossa che, se da una parte ha fatto probabilmente risparmiare dei soldi all’Ama, dall’altra aveva una preoccupante controindicazione sotto l’aspetto del servizio: non si può obbligare un lavoratore a fare lo straordinario. Ecco dunque che, secondo quanto risulta all’agenzia Dire, nelle prime due domeniche di vigenza del nuovo accordo il tasso di presenza di operatori e autisti è drammaticamente crollato rispetto al passato: da circa 1.600 (1.300 operatori e 300 autisti) a poco più di 750 (600 operatori e 150 autisti), molti dei quali (i “baricentrati” di cui sopra) obbligati da contratto a lavorare la domenica.

 La “risposta” alla chiamata al turno straordinario domenicale è stata così bassa che c’erano più mezzi disponibili ad uscire (250 la scorsa domenica e 210 in questa) rispetto agli autisti che potevano guidarli. Diversi capi squadra e capi officina hanno scelto di restare a casa con le famiglie piuttosto che affrontare la “monnezza” e la prima vera ondata di caldo estiva. L’impianto di Rocca Cencia, secondo quanto risulta all’agenzia Dire, ieri ha chiuso due ore prima per mancanza di responsabili a presidio. Il risultato è sotto gli occhi dei romani, con distese di immondizia a terra o cassonetti stracolmi in tante parti della Capitale. Le zone più critiche sono i municipi 5 e 6 (Tor Bella Monaca in particolare) e la zona ovest della città (Municipi 13 e 14).

Ora bisognerà correre ai ripari per alleggerire Roma dagli accumuli di immondizia. Ci vorrà almeno fino a mercoledì per recuperare in parte, perché non ci sono i mezzi “marcianti” necessari per garantire tutti i servizi di raccolta. Siamo ancora intorno al 50% rispetto ai 2.600 in possesso di Ama. “Stiamo tornando a quando con la Raggi la prima metà della settimana se ne andava per ripulire quello che si accumulava nel weekend”, racconta uno sconsolato operatore. Questa settimana entreranno in servizio i primi 4 di 23 mezzi a caricamento laterale e posteriore (quelli usati per svuotare i cassonetti dell’indifferenziato) affittati dalla municipalizzata per provare a tamponare la situazione. Ma ne servirebbero almeno 50 di questa tipologia per tornare a una normalità che forse si potrà intravedere quando una quota considerevole dei romani andrà in vacanza. 


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