Getting your Trinity Audio player ready...
|
ROMA – Da un inverno siccitoso a una primavera caratterizzata da pioggia e temporali. L’Italia è nuovamente avvolta da un vortice di bassa pressione che porterà maltempo ancora per diversi giorni. Quando smetterà di piovere? A venirci in aiuto potrebbero essere i detti popolari.
LEGGI ANCHE: In Emilia-Romagna previste (ancora) 48 ore di pioggia. E torna il rischio esondazioni
Un famoso proverbio napoletano, conosciuto in diverse varianti anche in alcune regioni dell’Italia centrale, recita: “Quattro aprilante, giorni quaranta”. Il significato è presto detto: se piove il 4 di aprile pioverà i quaranta giorni seguenti. L’origine di questo detto si perde nella notte dei tempi e non c’è prova scientifica che ne dimostri la veridicità. Eppure capita molto spesso che se nei primi giorni di aprile (detti ‘brillanti’ nella tradizione popolare perché solitamente piovosi) si verificano precipitazioni, anche i successivi saranno caratterizzati dal maltempo. Lo scorso 4 di aprile in molte città d’Italia si sono registrate precipitazioni. A Roma nella prima parte della giornata c’è stato il sole, ma dal pomeriggio la pioggia è caduta abbondante. E in effetti, a ben vedere, da allora un giorno sì e uno no ha piovuto.
Il detto prosegue in questo modo: se “se ne accorgono ‘i parenti’, pioverà altri giorni 20”. Il significato è abbastanza intuitivo, se passati i 40 giorni dal 4 di aprile (ossia il 14 maggio) dovesse piovere di nuovo, bisognerà attendere altri 20 giorni per godere di giornate miti e soleggiate. Ma non finisce qui.
Infatti, “se se ne accorgono ‘i cugini’, piove un’altra quindicina”: quindi bisognerà puntare gli occhi al cielo anche il 3 giugno (20 giorni dopo il 14 maggio), per capire se finalmente l’estate è pronta a bussare alle nostre porte.
Per ora le previsioni del 14 maggio preannunciano pioggia (di nuovo) in gran parte d’Italia. Meglio le regioni meridionali, dove il maltempo interesserà solo parte della giornata, ma in generale non sarà possibile uscire senza l’ombrello. Se il detto ha ragione toccherà quindi attendere il 3 giugno per capire se potrà dirsi conclusa questa fase di instabilità o meno.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it