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Nesli: “Non pubblicherò più dischi, ora voglio scrivere per gli altri”

Esce oggi l'ultimo progetto dell'artista di Senigallia, "Nesliving Vol. 4- Il seme cattivo".

Pubblicato:10-03-2023 17:06
Ultimo aggiornamento:10-03-2023 17:06

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ROMA – A vent’anni dal suo debutto con “Ego”, Nesli dice addio alla carriera da cantante e pubblica il suo undicesimo e ultimo disco di inediti. È su tutte le piattaforme da oggi “Nesliving Vol. 4 – Il seme cattivo”. Un saluto lungo 22 tracce che ricostruisce gli ultimi 3 anni della vita di Francesco Tarducci.

“Vol. 4- dice Nesli alla Dire- rappresenta la fine di un percorso. Non mi immagino a pubblicare altri dischi nella mia vita. Qui ho detto veramente tanto”. Il mixtape, prodotto dallo stesso artista con Prince Vibe e chiusura della saga iniziata nel 2008, è, infatti, un viaggio senza costrizioni o censure tra demolizione e ricostruzione. Quella personale e quella artistica.

“Puoi sguazzarci nelle macerie per un sacco di tempo, crogiolarti, farle diventare paradossalmente una zona di comfort. Prima o poi, però, ti viene da dire: ‘Costruisco’. È stato questo, sia l’album che la mia vita. Un’opera di ricostruzione che avevo demolito io stesso”, spiega Nesli, che – superati i 40 anni – abbraccia una nuova ripartenza, quella che lo proietta verso un nuovo capitolo.


VEDERE LAZZA CANTARE LA FINE A SANREMO MI HA FATTO CAPIRE CHE AVEVO FATTO LA SCELTA GIUSTA

“Mi piacerebbe di più concentrarmi sulla scrittura per altri- rivela- quindi questo disco ha il peso della chiusura di un’era e l’ho fatto con quel peso lì”. La chiama “epifania” Nesli questa rivelazione e racconta di aver capito di aver fatto la scelta giusta dopo aver visto la cover della sua “La fine” cantata da Lazza ed Emma all’ultimo Festival di Sanremo: “Quel brano per me è un talismano– dice- sa lui quando saltare fuori per dirmi qualcosa. E lo fa sempre quando io ho bisogno di qualche risposta, quando sono molto in affanno per trovare qualche risposta. Salta fuori e dice qualcosa. Questa volta è venuto a incoraggiarmi e spronarmi in questo percorso mentale che avevo fatto sull’ultimo disco e sul dedicarmi a scrivere per altri. Vedere quella cosa mi ha fatto dire: ‘È una bella idea, la tua canzone vive in eterno, più di te’. Vorrei che la gente si legasse alle mie canzoni, non a me. Io invecchio, loro no. Vedere Lazza, che è un’artista di nuova generazione, mi ha fatto pensare che così le canzoni possono vivere di più ed è il motivo che mi ha portato in maniera convinta, felice e serena a questa decisione”.

A Sanremo, magari, Nesli un giorno potrebbe tornare, ma quel giorno non è così vicino: “Lavoreremo tantissimo per questo. Se Amadeus mi chiama e mi invita, sì. Sono super fan di Sanremo, ma ora voglio essere a fuoco sullo scrivere per gli altri, anche per non avere la percezione che dò agli altri solo gli scarti. Domani scrivessi ‘La fine’ 2 la darei a qualcuno”.

I suoi pezzi, intanto, il 42enne li canterà questa domenica all’Apollo di Milano per Spaghetti Unplugged, il format open mic di musica live nato a Roma.

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