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‘-10, -9, -8, a Bologna presto nuovi semafori col countdown

  BOLOGNA - Il Comune di Bologna è alla

Pubblicato:10-03-2016 16:15
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:22

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BOLOGNA – Il Comune di Bologna è alla ricerca di fondi per aumentare i semafori dotati del countdown che, grazie ad un display ad hoc, indica ai pedoni il tempo residuo del giallo durante l’attraversamento. Dopo il primo della serie, installato sperimentalmente proprio sotto le Due torri, ad oggi i sistemi di questo tipo attivi in città sono sei ma l’amministrazione intende andare avanti. “Abbiamo individuato alcune decine di postazioni prioritarie“, spiega l’assessore alla Mobilità, Andrea Colombo, a margine di una commissione sul tema che si è svolta stamattina per iniziativa del consigliere Felice Caracciolo (Fdi). L’obiettivo è “incrementare i livelli di comfort e sicurezza“, sottolinea l’assessore.


Per questo “siamo alla ricerca di fondi e poichè questo è un argomento che può rientrare nell’ambito della smart city- aggiunge Colombo- una strada potrebbe essere quella delle risorse europee”. Per ogni incrocio, si parla di un investimento intorno ai 1.000 euro ma l’efficacia di questi dispositivi, finora, è stata confermata dall’esperienza: negli incroci dove è stato installato il countdown, infatti, “le segnalazioni di malcontento che prima ci arrivavano dai cittadini si sono azzerate”, riferisce Carlo Michelacci, dirigente del settore Mobilità di Palazzo D’Accursio.

Nell’ordine del giorno proposto da Caracciolo, poi, si ipotizzava l’installazione del countdown anche per i semafori rivolti ai veicoli: “Almeno negli incroci più importanti”, spiega il consigliere, perchè questa è una modalità “adottata con grande successo in Paesi come Germania, Inghilterra e Francia”. L’odg di Caracciolo è accolto “volentieri” da Patrizio Gattuso (Fi), “con lo spirito di iniziare un percorso di utilizzo della tecnologia per la sicurezze e la mobilità sostenibile, non solo per le sanzioni”. Lorenzo Tomassini di Uniti si vince, inoltre, invita a valutare anche i “risvolti ambientali” di una soluzione del genere, perchè si darebbe la possibilità agli automobilisti fermati dal rosso di spegnere il motore durante l’attesa.

Il tema, in realtà, non si pone perchè il countdown è incompatibile con il sistema centralizzato che governa gran parte degli incroci cittadini. Michelacci, infatti, ricorda la presenza delle spire sull’asfalto che contano le macchine e inviano le informazioni al semaforo successivo: la durata delle fasi di verde e di rosso, dunque, viene decisa in base ai flussi di traffico e ricalcolata ogni tre secondi. Un margine, questo, che impedisce la possibilità di inserire il conto alla rovescia. Per gli attraversamenti pedonali, invece, il discorso cambia perchè la fase di verde è calcolata in base alla larghezza della strada (un secondo per ogni metro) e quindi è fissa.

di Maurizio Papa, giornalista professionista

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