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Il Gruppo Maggioli porta a Ecomondo l’innovazione per arrivare alla ‘value city’

Illustrati i vantaggi e le potenzialità d'utilizzo di software, tecnologie, servizi e competenze per la digitalizzazione e l'innovazione di Pubblica amministrazione e imprese

Pubblicato:09-11-2023 18:15
Ultimo aggiornamento:10-11-2023 14:59
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maggioli ecomondo
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RIMINI – Da smart city a value city, grazie a una serie di progetti e servizi innovativi che proiettano verso nuovi orizzonti gli Enti locali. Il Gruppo Maggioli porta da martedì 7 novembre a venerdì 10 a Ecomondo, il salone della green economy di Italian Exhibition Group a Rimini, la sua filosofia di business fondata su ricerca, sviluppo e innovazione, così come sulla volontà di lavorare insieme in ottica evolutiva con partner pubblici e privati.

Al proprio stand, con il claim “Da Smart City a Value City. Governiamo dati e informazioni per garantire servizi di valore” a dettare il cambio di paradigma affinché le soluzioni tecnologiche Ict rappresentino “un mezzo, non un fine”, vengono in particolare illustrati i vantaggi e le potenzialità d’utilizzo di software, tecnologie, servizi e competenze per la digitalizzazione e l’innovazione di Pubblica amministrazione e imprese. Mentre il convegno di giovedì “Green Horizon: verso un futuro sostenibile. Progetti di Ricerca e sviluppo del Gruppo Maggioli” si concentra su una serie di proposte alternative per gli Enti locali”. “Il passaggio da smart city a value city vuol dire cambiare il modello da puramente normativo di certificazione di qualità dei procedimenti amministrativi interni alla Pubblica amministrazione, a qualcosa che è in grado di misurare anche l’outcome di questi processi”, spiega alla Dire Andrea Montefiori, head of Maggioli R&D. E dunque, chiosa, “la possibilità di creare nuovi servizi e valore, e quindi benefici per i cittadini”.


L’idea, continua Montefiori, è “costruire un ecosistema, una grande piattaforma di servizi in grado di integrare in una logica di macrocomunità tutto ciò che avviene all’interno di un territorio e dare la possibilità di misurare, gestire e controllare, e in ultimo di andare verso le classiche tre E del controllo di gestione: economicità, efficacia ed efficienza”.

Il Gruppo Maggioli, gli fa eco il project manager Alberto Casanova, nell’ambito dei progetti europei punta ad “avere un impatto che sia di natura sociale, economica, ambientale, tecnologica e anche scientifica. Negli ultimi anni si è investito molto per dare una spinta all’innovazione e creare un valore reale”. In particolare il team Ricerca e sviluppo collabora quotidianamente con organizzazioni sia pubbliche che private come Centri di ricerca, Università, piccole e grandi aziende e “negli ultimi anni stiamo lavorando molto sul tema dell’intelligenza artificiale”.

Il convegno organizzato a Ecomondo giovedì 9 novembre è così l’occasione per presentare gli ultimi progetti messi a punto dal gruppo. Tra questi, li illustra Casanova, Enerman che si propone di creare un framework di gestione della sostenibilità energetica basato sulla raccolta e analisi dei dati che arrivano direttamente dalle linee produttive della fabbrica. “L’obiettivo del progetto è sviluppare una tecnologia che permetta di avere una visione dettagliata e basata sui dati dell’utilizzo che dell’energia si fa in fabbrica, dei consumi e dell’efficienza energetica”, così da dare “una spinta verso la sostenibilità” e offrire “l’opportunità di ottimizzare i processi industriali e l’efficienza energetica. Uno dei fattori distintivi e un valore aggiunto del progetto è il contesto in cui è stato testato, perché Enerman è stato validato in diversi Paesi europei con otto casi d’uso in tre settori differenti: automotive, metallurgia e food”.

Tra gli altri progetti di sostenibilità di cui il Gruppo Maggioli è partner e che sono presenti a Ecomondo ci sono Genera, Tec4maases, Plooto e Factlog. D’altronde, osserva Montefiori, “l’innovazione non si può fare improvvisando e noi come R&D del Gruppo Maggioli ci applichiamo ai progetti europei perché ci servono per molteplici obiettivi. Da un lato sono progetti ad alta tecnologia che portano in azienda nuove competenze tecnologiche e “ci assicurano di essere sempre sulla frontiera dell’innovazione dal punto di vista tecnico”. C’è poi, conclude, “il tema dei progetti che riguardano la capacità di apprendere conoscenze su nuovi domini applicativi e su nuove tematiche“.

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