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Il Vaticano dice sì al battesimo per trans e per figli di coppie gay nati tramite gestazione per altri

È il nulla osta che arriva direttamente dal Vaticano tramite un documento firmato da Papa Francesco il 31 ottobre 2023

Pubblicato:09-11-2023 11:08
Ultimo aggiornamento:12-11-2023 12:55
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papa ideologia gender
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ROMA – Una persona transessuale può ricevere il battesimo, può fare anche da padrino/madrina e testimone a un matrimonio. Così come gli omosessuali possono fare da padrino/madrina, a patto che conducano una vita conforme alla fede e abbiano una relazione stabile, non solo una convivenza. In tutti e due i casi non ci devono essere situazioni in cui c’è il rischio di generare pubblico scandalo
o disorientamento nei fedeli
. Apertura anche ai battesimi per i bambini nati con l’utero in affitto figli di coppie gay.

È il nulla osta che arriva direttamente dal Vaticano tramite un documento firmato da Papa Francesco il 31 ottobre 2023. In data 14 luglio 2023, era pervenuta al Dicastero una lettera di S.E. Mons. José Negri, Vescovo di Santo Amaro in Brasile, contenente alcune domande riguardo alla possibile partecipazione ai sacramenti del battesimo e del matrimonio da parte di persone transessuali e di persone omoaffettive.
Dopo uno studio al riguardo, il Dicastero ha risposto e Papa Francesco ha controfirmato la decisione.

UN TRANSESSUALE PUO’ ESSERE BATTEZZATO?

“Un transessuale – che si fosse anche sottoposto a trattamento ormonale e ad intervento chirurgico di riattribuzione di sesso – può ricevere il battesimo, alle medesime condizioni degli altri fedeli, se non vi sono situazioni in cui c’è il rischio di generare pubblico scandalo o disorientamento nei fedeli. Nel caso di bambini o adolescenti con problematiche di natura transessuale, se ben preparati e disposti, questi possono ricevere il Battesimo.
Nel contempo, occorre considerare quanto segue, specialmente quando vi sono dei dubbi sulla situazione morale oggettiva in cui si trova una persona, oppure sulle sue disposizioni soggettive verso la grazia”.


UN TRANSESSUALE PUO’ ESSERE PADRINO/MATRINO DI UN BATTESIMO E TESTIMONE DI NOZZE?

“A determinate condizioni, si può ammettere al compito di padrino o madrina un transessuale adulto che si fosse anche sottoposto a trattamento ormonale e a intervento chirurgico di riattribuzione di sesso. Non costituendo però tale compito un diritto, la prudenza pastorale esige che esso non venga consentito qualora si verificasse pericolo di scandalo, di indebite legittimazioni o di un disorientamento in ambito educativo della comunità ecclesiale”. E “non c’è nulla nella vigente legislazione canonica universale che proibisca ad una persona transessuale di essere testimone di un matrimonio”.

UNA PERSONA OMOAFFETTIVA E CHE CONVIVE PUÒ ESSERE PADRINO DI UN BATTEZZATO?

“A norma del can. 874 § 1, 1o e 3o CIC, può essere padrino o madrina chi ne possegga l’attitudine (cf. 1o ) e ‘conduce una vita conforme alla fede e all’incarico che assume’ (3o ; cf. can. 685, § 2 CCEO). Diverso è il caso in cui la convivenza di due persone omoaffettive consiste, non in una semplice coabitazione, bensì in una stabile e dichiarata relazione more uxorio, ben conosciuta dalla comunità“.

“È da tenere in conto anche la possibilità che vi sia un’altra persona della cerchia famigliare a farsi garante della corretta trasmissione al battezzando della fede cattolica, sapendo che si può comunque assistere il battezzando, durante il rito, non solo come padrino o madrina ma, altresì, come testimoni dell’atto battesimale”.

Una persona omoaffettiva e che convive, poi, può essere testimone di un matrimonio: “Non c’è nulla nella vigente legislazione canonica universale che proibisca ad una persona omoaffettiva e che convive di essere testimone di un matrimonio”.

UN BAMBINO ADOTTATO O OTTENUTO CON ALTRI METODI COME L’UTERO IN AFFITTO FIGLIO DI DUE PERSONE OMOAFFETTIVE PUO’ ESSERE BATTEZZATO?

“Perché il bambino venga battezzato ci deve essere la fondata speranza che sarà educato nella religione cattolica”.

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