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Un discorso durato un’ora e mezza, il più lungo della storia della Repubblica, interrotto circa 50 volte, per lo più dagli applausi dell’aula, ma anche dalle proteste delle opposizioni. Il premier Giuseppe Conte chiede la fiducia alla Camera e rivendica il patto politico e sociale tra M5s e Pd per dare inizio a una nuova stagione riformatrice. Il primo intervento dell’esecutivo sarà sugli asili nido, che saranno gratis per chi non puo’ permetterseli. “Bisogna cambiare il patto di stabilità”, aggiunge Conte che promette anche una nuova legge elettorale e la revisione dei decreti sicurezza targati Salvini. Basta con il frastuono dei proclami. È ora di usare una lingua mite, osserva il premier.
‘Ladri di sovranità’, ‘No al patto della poltrona’, ‘Subito elezioni’. Lo chiedono i manifestanti di Lega e Fratelli d’Italia giunti questa mattina a piazza Montecitorio in protesta nei confronti del governo Conte bis mentre a pochi metri l’esecutivo chiedeva il voto di fiducia alla Camera. “Un governo di poltronari”, attacca Salvini dal palco. “Il popolo dice no a questa truffa”, lo incalza Meloni. Alla manifestazione ha partecipato anche il governatore della Liguria Giovanni Toti. Momenti di tensione si sono registrati nella prima parte della mattinata, col corteo bloccato nelle vie adiacenti alla piazza.
Presto si tornera’ al voto e il governo dei poltronari andra’ a casa. Matteo Salvini ne e’ sicuro. Nel discorso alla folla riunita davanti a Montecitorio, il leader della Lega promette opposizione dura al governo. “Indietro non si torna”, dice a proposito dei decreti sicurezza e di quota 100. Salvini che a meta’ settembre terra’ il raduno di Pontida, fissa un nuovo appuntamento nazionale contro l’esecutivo: il 19 ottobre a piazza san Giovanni a Roma. Opposizione netta al governo anche da Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia punzecchia anche gli alleati: “Si sono comportati male andrebbero messi alla porta”, dice Berlusconi.
“I nostri giovani sentono di non avere voce perche’ sono immersi nella precarieta’”. E’ il monito lanciato da Papa Francesco nella messa a Port Louis, capitale delle isole Mauritius dove è giunto per la terza e ultima tappa del suo viaggio apostolico in Africa, dopo Mozambico e Madagascar. “Sono i giovani a soffrire di piu’ della disoccupazione che porta a un futuro incerto, che li costringe a una vita ai margini, lasciandoli vulnerabili davanti alle nuove forme di schiavitu’ di questo XXI secolo”, ha denunciato il Papa, secondo quanto riferisce il Sir.
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