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Apre il Gay Village, Zingaretti: “Qui libertà, rispetto e amore”

Sedicesima edizione del 'Gay village', in programma nella Capitale presso la location del Parco del Ninfeo (in via delle Tre Fontane, all'Eur) fino al 9 settembre

Pubblicato:09-06-2017 09:38
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:19

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ROMA – “È da dieci anni che apro il ‘Gay Village’. E l’ho fatto anche in momenti duri e drammatici, perché era giusto farlo e perché questo è un luogo che ha cambiato la città e anche il nostro Paese“.

Inizia con queste parole l’intervento del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che ieri sera ha partecipato all’inaugurazione della 16esima edizione del ‘Gay village’, la manifestazione estiva organizzata da Imma Battaglia con Annachiara Marignoli, Paola Dee e Mauro Basso, in programma nella Capitale presso la location del Parco del Ninfeo (in via delle Tre Fontane, all’Eur) fino al 9 settembre.

“Qui sono sempre state vive alcune parole importanti- ha proseguito Zingaretti- prima di tutte la parola ‘libertà’, cioè l’essere liberi di essere se stessi, di non avere paura, di non nascondersi e di mostrarsi agli altri per quello che si è”.


C’è poi la parola ‘rispetto’, ha aggiunto il governatore, quello che “noi chiediamo per noi stessi e quello che dobbiamo avere verso gli altri, a prescindere dall’identità sessuale, dall’orientamento, dalla religione e dal colore della pelle. In questo luogo è poi sempre stata forte la parola ‘amore’, cioè il non avere paura di avere nei confronti di altre persone sentimenti che ci legano. E in un momento storico nel quale le televisioni e i giornali parlano di odio, di paure, di diffidenze e di rifiuto degli altri, il ‘Gay village’ è ancora più importante, perché tutti capiscano che non solo qui dentro, ma soprattutto fuori, se ci fosse un mondo come questo nel quale vincono la libertà, il rispetto e l’amore, sicuramente si vivrebbe meglio”.

Zingaretti si è quindi rivolto ai tanti giovani presenti all’evento. “Io vi prometto innanzitutto coerenza- ha detto- la stessa che ha portato la nostra Regione, in tre anni, ad aprire la prima casa di accoglienza che esiste in Italia per tutti quei ragazzi e quelle ragazze che, cacciati da casa, non sapevano dove andare perché il nostro sistema di welfare non riconosceva l’identità sessuale come una delle occasioni per dare accoglienza”.

“NESSUNO SI SENTIRA’ SOLO”

Questa è intanto la Regione che ha nelle scuole del Lazio “da Latina a Frosinone, fino a Viterbo e Roma- ha fatto sapere ancora il presidente- il più grande programma di interventi extracurricolari contro l’omofobia, perché le persone anche sui banchi di scuola non si sentano mai sole. E da istituzione vi giuro che, finché ne avremo la forza, nessuno si sentirà mai solo e faremo di tutto affinché il ‘Gay village’ sia non solo nei giorni in cui è aperto, ma 365 giorni l’anno anche fuori da qui- ha infine concluso Zingaretti- dove è più difficile ma anche più giusto”.

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