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Tiziano Ferro a Vanity Fair: “Non mi interessa essere popolare, altrimenti sarei rimasto anoressico e non dichiarato”

Il cantante si racconta in un'intervista intima e commossa, che arriva dopo il botta e risposta con la sua ex produttrice discografica Mara Maionchi

Pubblicato:09-05-2024 11:57
Ultimo aggiornamento:09-05-2024 12:16

TIZIANO FERRO
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ROMA – “Credo nella buona fede di Mara Maionchi, credo nella buona fede di chiunque abbia involontariamente creato delle situazioni di disagio ma non basta più. Io credo che Mara e molte altre persone non abbiano realizzato abbastanza quanto traumatico e doloroso sia quell’atteggiamento che si imprime per sempre nell’inconscio e nell’esistenza di ragazzini ancora fragili. Io oggi perdono la loro buona fede, ma bisogna fare un mea culpa e non prendere più questo argomento alla leggera. A me non importa essere popolare con tutti, altrimenti sarei rimasto anoressico e non dichiarato“. Tiziano Ferro si racconta Vanity Fair in un’intervista intima e commossa, che arriva dopo il botta e risposta con la sua ex produttrice discografica Mara Maionchi che ha riaperto vecchie ferite. L’intervista al cantante è pubblicata sul numero 20 di Vanity Fair, in edicola fino al 14 maggio 2024.

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“Una scrittrice che entrambi stimiamo, Barbara Alberti, sostiene che la parola ‘frocio’ vada usata liberamente. Lei che cosa ne pensa?” chiede il giornalista a Ferro che risponde: “Mi fido della loro buona fede e capisco il loro ragionamento che richiede la libertà di dire o scrivere “frocio” quando più lo desiderano. Io gli voglio credere e un po’ invidio anche chi ha la possibilità di scegliere un termine senza aver mai vissuto la violenza di averlo ricevuto come offesa. Certe parole sono state i giustizieri della tua pace mentale, te le hanno ripetute da piccolo, all’asilo, alle elementari, alle medie e ogni volta che cambiavi città, regione e Stato. Determinate parole sono fonte di trauma e possono essere un veicolo di civiltà o inciviltà. Forse bisogna imparare a evolvere insieme al linguaggio”.

Il cantante che attualmente ha divorziato dal marito Victor si confida: “Ogni tanto mi piacerebbe attaccare, ma non è la mia natura. A volte, non mordere, non attaccare è stata però una forma di autolesionismo: invece di prendermi cura di me stesso, battevo in ritirata solo per educazione o gentilezza. La verità, ho scoperto con gli anni, è che ho bisogno di persone, di amici che sappiano ascoltare“. Soprattutto in questi momenti difficili, come lui stesso ha più volte dichiarato, e che stanno passando anche grazie all’amore dei suoi due figli (Margherita e Andres, entrambi di due anni circa) e per i quali è costretto a vivere a Los Angeles per la questione della paternità non riconosciuta in Italia. Ma l’idea di un’altra relazione amorosa è fuori discussione: “Con due bambini piccoli l’ultima cosa che vuoi è iniziare una nuova relazione. In questo momento non ho la più pallida intenzione di entrare in quel meccanismo di incontro. Se succederà, sarà come nel resto della mia vita, dove le cose sono accadute per caso, come per caso mi sono ritrovato a vivere a Los Angeles. Una cosa però mi piace molto: i miei due figli mi hanno dato il dono dell’immunità dalla Fomo, la paura di non essere presente ai party, alle feste, agli eventi, alla vita degli altri”.

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