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Zingaretti: “Salvini? Sul perimetro del governo decide Draghi”

"Noi e la Lega qualsiasi cosa accada restiamo due forze alternative nello schieramento politico. Credo sia un approccio condiviso anche da Salvini".

Pubblicato:09-02-2021 16:37
Ultimo aggiornamento:09-02-2021 16:37
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ZINGARETTI_CONSULTAZIONI
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ROMA – “Non possiamo che confermare la nostra fiducia” al progetto del presidente incaricato Mario Draghi. “Abbiamo consegnato un nostro documento inteso come contributo e elaborazione di temi sui quali crediamo che il governo dovra’ caratterizzarsi”, dice Nicola Zingaretti dopo il colloquio alla Camera.

“Abbiamo segnalato al professore Draghi” anche il tema delle riforme e in particolare della “riforma della legge elettorale che per quanto ci riguarda deve essere di stampo proporzionale“, dice il segretario del Pd Nicola Zingaretti dopo la consultazione con il premier Mario Draghi.

La formula del governo sara’ “alla luce del mandato ricevuto dal presidente della Repubblica e della valutazione che fara’ sul perimetro della maggioranza e sulle caratteristiche il professor Draghi. Ci rimettiamo – aggiunge – alle valutazioni che il professor Draghi vorra’ fare perche’ credo che questo sara’ il posizionamento piu’ corretto“.


Noi con il professor Draghi non abbiamo parlato di rapporti con la Lega o con altri partiti. Ribadisco- aggiunge Zingaretti- che noi e la Lega qualsiasi cosa accada restiamo due forze alternative nello schieramento politico. Credo sia un approccio condiviso anche da Salvini”.

“Sono uno dei fondatori del Pd e sono stato il primo segretario regionale nel mio territorio e a memoria mi permetto di dire non ricordo di un partito così unito come in questo momento. Ci sarà modo di discutere per costruire il nostro progetto politico per il futuro- ha aggiunto- lo faremo insieme perchè il Pd ha un grande futuro. Chi però in un contesto emergenziale come quello in corso chi ha l’assillo di temi come il congresso mi sembra un marziano e io lotterò per tenere unito questo partito e lontano dai marziani”.

“Per quanto riguarda il nostro rapporto con il Movimento 5 Stelle non è utile utilizzare aggettivi per definirlo. Ci siamo mossi per garantire, in un contesto difficile, il massimo del buon governo e allo stesso tempo salvare la legislatura, e questo è stato possibile solo con la costruzione di un’alleanza. E’ evidente che continuiamo a ritenere l’esistenza di questo rapporto molto importante perchè il contributo di quest’area parlamentare ci permetterà di incidere e far pesare i nostri valori. Garantisco che il Pd non sarà mai una forza di pura testimonianza ma perseguirà sempre la sua vocazione riformista. Finchè il sistema elettorale sarà quello maggioritario, dico mai più il Partito democratico sarà debole e isolato”, aggiunge.

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