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Roma, al liceo Visconti niente rampe: disabile accompagnato in braccio dal padre

Questa mattina la protesta degli studenti sotto la Città Metropolitana: "Questa scuola non è inclusiva. Sia garantito il diritto allo studio"

Pubblicato:08-11-2022 15:08
Ultimo aggiornamento:08-11-2022 15:08

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ROMA – Portato in braccio dal padre, tutte le mattine, per raggiungere la sua classe. È la routine che è costretto a vivere dall’inizio dell’anno scolastico Alessandro (nome di fantasia), un ragazzo sulla sedia a rotelle del liceo ‘Visconti‘ di Roma. Lo storico ginnasio di piazza del Collegio Romano, infatti, non ha rampe né pedane che consentano agli studenti disabili di utilizzare le scale. Anche per questo il padre del ragazzo, ancor prima di iscrivere il figlio, aveva chiesto una soluzione alla scuola. Ma a due mesi dall’inizio dell’anno scolastico, la situazione è ancora invariata, nonostante la collaborazione della dirigenza scolastica. Oggi gli studenti e le studentesse della scuola hanno deciso di manifestare davanti l’istituto e raggiungere poi in corteo la sede della Città Metropolitana, dove sono stati ricevuti dal capo di gabinetto.

Questa scuola non è inclusiva– ha spiegato alla Dire una studentessa dell’ultimo anno del Visconti- non si può non consentire l’accesso all’istituto a un ragazzo disabile. Ci devono essere delle soluzioni”. La ragazza racconta che prima di organizzare la protesta, gli studenti hanno invitato la dirigente a prendere provvedimenti sul tema, ma la risposta che hanno avuto è che la competenza sull’edificio non spetta alla scuola. “Così abbiamo deciso di manifestare sotto la città metropolitana e siamo stati ricevuti dal capo di gabinetto. Ci è stato detto che entro la fine dell’anno solare, qualcosa cambierà- continua la studentessa- ma non ci è stato detto nulla di più. è stato ribadito che comunque si tratta di un edificio storico, che non può essere toccato, ma secondo noi il diritto allo studio va sempre garantito”.

Questa mattina, insieme agli studenti, c’era anche il padre del ragazzo. La soluzione più probabile potrebbe essere l’installazione di una piattaforma rimovibile, ma non ci sono altri dettagli. Intanto i giovani sottolineano anche gli altri problemi legati all’edilizia: la mancanza di bagni (solo tre su un piano con circa 15 aule) e i pochi spazi disponibili. “A causa della mancanza di aule, facciamo lezione anche in palestra o nell’aula professori. La lezione di educazione fisica la facciamo alle terme di Caracalla, ma non tutte le sezioni- aggiunge l’alunna del Visconti- I meno fortunati, fanno lezione nel colonnato della scuola”.


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