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Tg Politico Parlamentare, edizione dell’8 maggio 2023

Si parla di riforme, dimissioni di Carlo Fuortes, mostra sulla nascita dello Stato di Israele, 75 anni del Senato

Pubblicato:08-05-2023 17:45
Ultimo aggiornamento:08-05-2023 17:46

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FUORTES SI DIMETTE DA AMMINISTRATORE DELLA RAI

L’Amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes ha comunicato le sue dimissioni all’azionista, il ministero dell’Economia. “Prendo atto che non ci sono più le condizioni per proseguire nel mio lavoro”, ha scritto Fuortes nella lettera al governo. Giovedì scorso il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che introduce il limite anagrafico di 70 anni per gli amministratori dei teatri lirici. Per effetto di questa norma, Stéphane Lissner, sovrintendente e direttore artistico del teatro San Carlo di Napoli, decadrà dalla carica e al suo posto l’esecutivo ha intenzione di nominare proprio Fuortes. Può così iniziare il valzer delle nomine in Rai, con la maggioranza che avrà modo di indicare i vertici dell’azienda e i nuovi direttori dei telegiornali.

DOMANI TAVOLO SULLE RIFORME, PD: SIA CONFRONTO VERO

La segretaria del Partito democratico Elly Schlein chiede al governo un confronto vero sulle riforme. Alla vigilia dell’incontro con la premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi, Schlein auspica che questo dibattito non “sia un modo per distrarre l’attenzione dai temi che interessano le persone e il Paese: dal lavoro alla sanità fino al Pnrr”. Il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani assicura che l’esecutivo vuole “ascoltare le proposte delle opposizioni perché le riforme si devono scrivere insieme. Vogliamo governi stabili, quelli instabili non fanno il bene dei cittadini”, aggiunge Tajani. Per il Terzo polo sarà Carlo Calenda a partecipare al tavolo di domani, che si dice d’accordo sulla revisione del bicameralismo, sull’idea del premierato, ma non sul presidenzialismo. Per il leader di Azione il presidente della Repubblica deve restare il riferimento di tutti gli italiani.

FONTANA RICEVE IL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO ISRAELIANO

Il numero 75 unisce il 2023 di Italia e Israele. Tanti sono gli anni della costituzione italiana e della dichiarazione di indipendenza dello Stato ebraico. Per celebrare il doppio anniversario il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha accolto quest’oggi a Montecitorio lo speaker del parlamento israeliano, Amir Ohana, all’inaugurazione della mostra fotografica ‘Knesset e Camera dei deputati: 75 anni di storia e di democrazia parlamentare’, allestita nel Corridoio dei Busti della Camera. Israele, spiega Fontana durante l’evento, “è una giovane ma solida democrazia che rappresenta un esempio e un’eccezione nel Medio Oriente. Lo Stato di Israele- ricorda- nacque in circostanze storiche assolutamente straordinarie all’indomani dell’immane tragedia della Shoah”.


IL SENATO FESTEGGIA I 75 ANNI DALLA PRIMA SEDUTA

Grande festa in Senato per l’anniversario della prima seduta. Archiviato il fascismo, palazzo Madama si riunì per la prima volta 75 anni fa: l’8 maggio del 1948. Alla commemorazione, in aula, hanno preso parte anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni. “Vogliamo tramandare e onorare i valori della Costituzione”, ha assicurato il presidente del Senato Ignazio La Russa. Poi, spazio alla musica di Gianni Morandi, che ha cantato l’inno di Mameli e poi alcuni suoi brani storici, accolti dagli applausi dei presenti. Per ricordare l’anniversario sono stati emessi anche un francobollo e una moneta celebrativi. I festeggiamenti per i 75 anni del Senato e della Costituzione erano cominciate già ieri, in una piazza Navona affollata di turisti, con la performance della Banda interforze in alta uniforme.

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