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“Eurovision arriviamo”, Israele ammessa alla gara con il nuovo brano

La prima candidatura israeliana era avvenuta con "October Rain", il cui testo evocava il massacro di Gaza del 7 ottobre 2023. Dopo le polemiche, è arrivata la modifica e la canzone è diventata "Hurricane". A cantarla Eden Golan che esulta sui social

Pubblicato:08-03-2024 17:30
Ultimo aggiornamento:08-03-2024 17:30
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ROMA – Via libera per Israele. L’Ebu ha accettato la partecipazione al prossimo Eurovision Song Contest che si terrà a Malmö (Svezia), dal 7 all’11 maggio. La cantante Eden Golan si esibirà con “Hurricane”, brano che ha sostituito – dopo varie sollecitazioni – la prima scelta “October Rain”, il cui testo evocava il massacro di Gaza del 7 ottobre 2023.

A rivelare l’ok all’ammissione è stato l’ente israeliano per le trasmissioni Kan. Lo stesso che si era mosso dopo le pressioni del presidente israeliano Isaac Herzog a fare di tutto per evitare il rischio di esclusione dalla competizione. Il regolamento dell’Esc vieta i riferimenti politici nelle canzoni in gara e quella ‘pioggia di ottobre’ sembrava, invece, parlare di tutto tranne che di sentimenti malinconici come era stato reso noto. “Mentre i nostri odiatori cercano di sospingerci e di boicottare Israele in ogni forum, noi dobbiamo fare sentire la nostra voce con orgoglio, a testa alta, e sventolare la nostra bandiera“, aveva commentato Herzog.

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Pur di non perdere il proprio posto nella gara, così, Kan ha annunciato in un comunicato ufficiale l’inoltro di un’altra canzone. “Hurricane”, appunto. La melodia rimane la stessa di “October Rain”, ma le parole sono state cambiate.

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Esulta Eden Golan sui social, scrivendo: “Eurovision arriviamo”. E in rete gira un video del momento in cui le viene data la notizia. La ragazza esulta felice.

ALCUNI PAESI BOICOTTERANNO L’EUROVISION?

Ora il rischio è che alcuni paesi decidano di boicottare la competizione. A gennaio oltre 1400 artisti finlandesi si sono espressi in una petizione contro la partecipazione di Israele all’Eurovision 2024. La loro un’esplicita richiesta nata in opposizione ai “crimini di guerra” a Gaza.

I musicisti finlandesi hanno accusato l’emittente nazionale Yle di usare due pesi e due misure. Nel 2022 è stata la prima a chiedere l’esclusione della Russia a causa della guerra in Ucraina. E la motivazione è stata chiara: l’attacco di Mosca “è contrario a tutti i valori che Yle e altri emittenti europei rappresentano”. L’Ebu, in questo caso, ha escluso la Russia dalla competizione canora, che quest’anno di svolgerà in Svezia grazie alla vittoria di Loreen.

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A inizio marzo, la tv pubblica islandese RÙV ha fatto sapere che la sua partecipazione all’Eurovision non è automatica e si riserva il diritto di boicottare nel caso Israele partecipi. Ora non resta che attendere sviluppi di questo tipo, qualora dovessero essercene.

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