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Rubiales ancora sotto accusa: “Palpeggiò le giocatrici inglesi”. Lui: “Ipocrisia palese”

Le accuse arrivano dalla presidentessa della Federcalcio inglese. Per Rubiales si tratta di parole "sorprendenti"

Pubblicato:07-12-2023 10:16
Ultimo aggiornamento:10-12-2023 14:52
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bacio rubiales
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ROMA – Sul podio della premiazione del Mondiale femminile Luis Rubiales “toccò in modo inappropriato” non solo Mica Jenni Hermoso e le campionesse spagnole, ma anche le giocatrici dell’Inghilterra. L’accusa è contenuta nella testimonianza resa alla Fifa dalla presidentessa della Federcalcio inglese Debbie Hewitt. A Hewitt è stato chiesto di deporre come testimone davanti al comitato disciplinare della Fifa insieme al presidente della Fa neozelandese, essendo entrambi stati vicini a lui durante la cerimonia di premiazione di Sydney il 20 agosto. Hewitt era in piedi accanto a Rubiales, sul podio.

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Nella sua dichiarazione al panel della Fifa, Hewitt definisce il tono di voce di Rubiales nei confronti degli steward e dello staff Fifa come “spiacevole e inutilmente aggressivo”, prima di descrivere in dettaglio due accuse specifiche su azioni di Rubiales nei confronti delle giocatrici inglesi Lucy Bronze e Laura Coombs. Hewitt dice che Rubiales “ha preso tra le mani e accarezzato” il viso di Coombs e poi “ha apparentemente baciato con forza Lucy Bronze sulle guance”. Quando poi è toccato alla squadra spagnola ritirare le medaglie, Hewitt dice che Rubiales “le teneva molto strette. Ne ha massaggiate alcune sulla schiena, una l’ha toccata sul sedere, alcune le ha afferrate per il braccio, altre le ha sollevate”. Hewitt dice che assistere a tutto ciò l’ha messa “profondamente a disagio, l’ha imbarazzata”. Nella sua risposta scritta a Hewitt, Rubiales descrive le parole di Hewitt come “sorprendenti”, dicendo di averle letto con “sgomento”, e la accusa di avere pregiudizi nei suoi confronti. E poi, dice, lei stessa ha abbracciato diverse giocatrici: “Applicando la stessa logica l’abbraccio potrebbe essere inteso come un contatto fisico forzato e non consensuale. L’ipocrisia è palese”. 


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