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Il ritorno di Bertolaso in Regione Lombardia, le opposizioni insorgono: “Parole indegne”

Il ritorno di Guido Bertolaso viene accolto dalle critiche delle opposizioni

Pubblicato:07-11-2022 19:52
Ultimo aggiornamento:07-11-2022 19:52

guido bertolaso
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MILANO – Dal reintegro dei sanitari ‘no vax’ alla promessa di abbattere le liste d’attesa, dal plauso per la gestione della pandemia in Regione Lombardia agli attacchi contro il governo Conte. Guido Bertolaso torna a palazzo Lombardia con la delega al Welfare della ex assessora Letizia Moratti e detta le sue priorità, ma le opposizioni non ci stanno e bollano le sue parole come “indegne” e figlie di “una ricostruzione dell’emergenza covid ideologica” da parte del “terzo assessore al Welfare in cinque anni”.

BERTOLASO ATTACCA CONTE: LOMBARDIA LASCIATA SOLA

Bertolaso ha aperto la conferenza stampa di questa mattina a palazzo Pirelli dicendosi “assolutamente d’accordo” con la commissione d’inchiesta parlamentare richiesta dal parlamento sulla gestione dell’emergenza covid. “Questa regione è stata lasciata sola nei momenti drammatici dell’emergenza”, attacca Bertolaso. “Oltre a chiudere la gente in casa, il governo di allora non ha fatto niente. Serve assolutamente una commissione d’inchiesta per stabilire davvero cosa è successo e perché all’inizio della pandemia”.

Bertolaso definisce quindi “significativa” la creazione della commissione d’inchiesta “che io sono stato il primo a chiedere. Quello che è successo nel marzo 2020 non deve essere dimenticato. Non ho visto responsabili protezione civile, nessun ministro, solo videoconferenze. Non si risolvono emergenze con le videoconferenze”.


BERTOLASO SUI MEDICI ‘NO VAX’: AVREI PRESO SCELTE DIVERSE

Il neo assessore al Welfare commenta poi le decisioni del governo Meloni sul reintegro dei medici ‘no vax’, dicendo che lui avrebbe preso “decisioni diverse. Lo sa benissimo il presidente e tutti quelli con cui mi sono confrontato”. 

Il reintegro dei medici ‘no vax’, per Bertolaso, è però “una tempesta in un bicchiere d’acqua, perché in Lombardia parliamo di 19 medici e circa 200 infermieri. Non risolviamo il problema dell’organico ma la questione va rimessa nella sua reale importanza e nel suo contesto”.

Per i medici ‘no vax’, comunque, “vanno adottati con cautela provvedimenti di reintegro” perché “non credo sia corretto inserire i medici no vax in reparti con pazienti a rischio”. 

LE OPPOSIZIONI INSORGONO: PAROLE INDEGNE E IPOCRITE

Per il segretario regionale dem Peluffo le “promesse di abbattere i tempi delle liste d’attesa” segnano “tutta l’ipocrisia del centrodestra”. “Chi non può permettersi di pagare cure e prestazioni- aggiunge Peluffo- nella migliore delle ipotesi, rinuncia e spera che vada tutto bene. Per questo i continui rilanci di abbattere i tempi, annunci sempre uguali che si ripetono dai tempi di Formigoni, non sono altro che promesse a caccia di consenso” che “certificano che la sanità qui non è uguale per tutti”.

Parla invece di “ricostruzione ideologica e indegna della gestione del Covid” il consigliere di Più Europa Michele Usuelli che accusa Bertolaso di aver preso, sul reintegro dei sanitari ‘no vax’, “un messaggio di amnistia anti-scientifica e diseducativa” che fa parte di “un processo di rimozione collettiva in atto”. Usuelli ricorda poi la questione dell’ospedale alla Fiera di Milano che, a suo avviso, “concepito come una grande terapia intensiva, togliendo anestesisti e rianimatori degli ospedali lombardi, invece che farne un grande centro per i malati non gravi ma da ricoverare, fu un grave errore”.

Per il pentastellato Marco Fumagalli “ascoltare il neo assessore Bertolaso invocare una commissione nazionale d’inchiesta sul Covid, dopo che Regione Lombardia ha fatto tutto il possibile per ostacolare prima, e svuotare di significato poi, i lavori della commissione d’inchiesta regionale è surreale. Un tentativo patetico di riscrivere la storia a pochi mesi dalle elezioni. Bertolaso, per il bene della Lombardia, lasci perdere le conferenze stampa show e si preoccupi di non commettere di nuovo i grossolani errori commessi durante la sua ultima esperienza qui”.

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