NEWS:

Sarno Display chiude il 2023 a +63% del fatturato. Dimezzate le emissioni di gas serra

I risultati sono stati oggetti di una lezione, tenuta dall'amministratore di Sarno, Cristian Paravano, agli studenti del terzo anno di un corso triennale in ambito socio-economico dell'Università Cattolica di Milano

Pubblicato:07-05-2024 10:09
Ultimo aggiornamento:07-05-2024 10:10
Autore:

Sarno Display
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

CARNATE (MB) – Sarno Display (azienda lombarda del gruppo veneto Gatto), specializzata nella progettazione e nella produzione di visual display per occhialeria, cosmesi e gioielleria ha chiuso il 2023 con 16,5 milioni di euro di fatturato. Nel corso dello stesso anno è stato ridotta l’emissione di CO2eq: in valore assoluto è quasi dimezzata la carbon footprint, ovvero il dato relativo alle emissioni di gas serra, per euro di fatturato.

I risultati sono stati oggetti di una lezione, tenuta dall’amministratore di Sarno, Cristian Paravano, agli studenti del terzo anno di un corso triennale in ambito socio-economico dell’Università Cattolica di Milano. Una lectio diversa dai soliti case studies sui successi finanziari dell’imprenditoria del Made in Italy. Perché arricchita dall’esempio concreto e sul campo che già da diversi anni Sarno Display sta portando avanti. Paravano, in azienda, riveste anche il ruolo di Cso, Chief sustainability office. L’impresa è certificata B Corp, e risponde agli standard di performance sociali e ambientali.

“Il mio intervento alla Cattolica- spiega Paravano- ha unito il racconto della mia evoluzione professionale, dagli studi al mondo del lavoro, come si è soliti fare in queste occasioni. Con uno sguardo all’approccio sostenibile secondo Sarno Display. Ho visto partecipazione, coinvolgimento. Non era la prima volta che parlavo ai ragazzi di quell’università, ma in quest’ultima occasione avevo un importante messaggio da trasmettere: si può generare un risultato economico notevole, in azienda, soprattutto se si presta attenzione alle persone e all’ambiente“.


L’ispirazione, portata sul campo da Paravano, è il modello delle ‘3P’ di John Elkington, principi intorno ai quali è stata avviata la ristrutturazione aziendale: Performance, People, Planet. Partendo dalle performance, Sarno ha numeri eccezionali: nel 2023 il suo fatturato è cresciuto del 63% rispetto al 2022, con un margine operativo lordo positivo e finalmente con risultato in utile. Per il bene del pianeta, Paravano sta applicando una ricetta complessa: “L’obiettivo è arrivare a emissioni zero entro il 2030. Sono fiducioso che ci riusciremo ben prima. In questo momento la quota di investimenti per la transizione all’insegna della sostenibilità è rilevante. Entro il primo semestre 2025 le emissioni di CO2 di Sarno saranno nuovamente più che dimezzate”.

Nel nostro piano di trasformazione ci sono: tetti con impianto fotovoltaico, rinnovo dell’illuminazione, efficientamento dei macchinari che saranno alimentati totalmente con energia auto-prodotta o, quando non disponibile, proveniente da fonti 100% rinnovabili. Al momento queste tecnologie già esistono, ma con il nostro team multidisciplinare intendo incrementare investimenti e risultati nell’energy saving”.

Per questo scopo, infatti, Sarno Display fa ricorso alle più innovative tecnologie, per esempio è in corso la mappatura dell’azienda per comprendere quali siano i reparti più energivori. È già attiva, inoltre, la domotica per controllare e annullare gli sprechi, “dalle macchinette per il caffè allo spegnimento delle luci e alla chiusura delle finestre“.

Tutto ciò è possibile grazie anche alla collaborazione della ‘terza P’, cioè delle persone. Per i dipendenti Sarno lo scorso anno ha prodotto un premio di risultato importante “la ricaduta positiva sulla collettività”. Per questo, gli ultimi regali aziendali per Pasqua si sono ‘ridotti’ a un simbolico uovo di Pasqua, perché gran parte del budget riservato alla festività è stato donato a una comunità dell’Ecuador, da tempo sostenuta dalle aziende del gruppo.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it