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Comunali Campania, Avellino al voto dopo la bufera giudiziaria

Urne aperte ad Avellino, l’unico capoluogo della regione che quest’anno rinnova il Consiglio comunale, reduce dalle dimissioni protocollate dal sindaco Gianluca Festa

Pubblicato:07-04-2024 16:25
Ultimo aggiornamento:07-04-2024 16:08

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NAPOLI – I cittadini di 168 Comuni della Campania saranno chiamati al voto, l’8 e il 9 giugno, oltre che per le europee, anche per le elezioni amministrative. Urne aperte ad Avellino, l’unico capoluogo della regione che quest’anno rinnova il Consiglio comunale, reduce dalle dimissioni protocollate dal sindaco Gianluca Festa. La scelta è stata una diretta conseguenza dei due filoni d’inchiesta della procura irpina su alcuni appalti e affidamenti dell’amministrazione comunale e su delle sponsorizzazioni a una società di basket, che vedono Festa tra gli indagati. Bufere giudiziarie a parte, il primo cittadino uscente potrebbe presto annunciare una sua ricandidatura, già incassato, tra l’altro, il sostegno di numerose sigle di area principalmente civica. E Festa (che è stato un esponente al Pd, espulso due anni fa perché si era iscritto a un gruppo consiliare diverso da quello dei dem) avrebbe dalla sua anche alcuni nomi di peso del centrodestra locale. La discussione, intanto, è ancora aperta sia nella fazione di governo che nel campo largo del centrosinistra.

Sfide interessanti in provincia di Napoli. A Casoria, popoloso Comune da oltre 70mila residenti, Pd e Movimento 5 stelle sosterranno l’uscente Raffaele Bene, forte di una coalizione molto ampia, mentre è ancora calma piatta nel centrodestra, con un solo partito, Fratelli d’Italia, che si è fatto avanti con il nome del giovane avvocato Nicola Mangani. Anche a Bacoli Josi Gerardo Della Ragione, fondatore del movimento politico Free, si prepara a un secondo mandato, ma dovrà vedersela con Ermanno Russo: la sfida si ripresenta dopo quella analoga del 2015, vinta da Della Ragione, all’epoca giovanissimo blogger ed enfant prodige dei grillini ante litteram. Ancora, tornano al voto tre Comuni commissariati nel 2022 per infiltrazioni camorristiche. Si tratta di Castellammare di Stabia, San Giuseppe Vesuviano e Torre Annunziata, dove i giochi – delicatissimi – sono ancora tutti aperti.


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