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Comunali, i 2 poli a caccia di unità: a Civitavecchia il nodo più grande

Pubblicato:07-04-2024 14:31
Ultimo aggiornamento:07-04-2024 14:31

SINDACO FASCIA
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ROMA – Alla ricerca dell’unità. A due mesi e mezzo dalle elezioni che l’8 e 9 giugno (insieme alle Europee) vedranno alle urne 142 comuni su 378 nel Lazio (appena 7 sopra i 15mila abitanti), il centrodestra e il centrosinistra sono al lavoro per ricompattare i rispettivi campi in più d’uno dei municipi di rilievo dove si voterà. Ma mentre la coalizione Fdi-Lega-Fi-Udc-Noi Moderati può ancora sperare di presentarsi compatta agli elettori, il centrosinistra parte da una certezza: non avrà l’appoggio del Movimento 5 Stelle in nessuno dei comuni più importanti, tranne Tarquinia. Addirittura a Tivoli (la città più popolosa dove si voterà, con i suoi oltre 55mila abitanti, mentre il più piccolo centro sarà il paese di Micigliano in Sabina, appena 115 cittadini) il campo progressista presenterà due candidature contrapposte.

Il Pd, insieme a Italia Viva, Azione e altre liste civiche sosterrà Teodoro Russo, imprenditore del ramo ma con un passato di consigliere, vicesindaco e assessore nel centro tiburtino tra la metà degli anni 80 e i 90. L’alleanza Verdi-Sinistra, il Polo Progressista e il Movimento 5 Stelle invece si sono già schierati in favore di Francesca Chimenti, insegnante di 48 anni.
Anche il centrodestra, per il momento, non è unito sulla candidatura del primo cittadino. Fratelli d’Italia e Forza Italia si sono accordati sul nome di Marco Innocenzi (FdI) ma la Lega, che sul territorio è rappresentata dalla capogruppo in Consiglio regionale, Laura Cartaginese, ancora non converge su questa candidatura.

Il quadro è ancora più confuso a Civitavecchia, dove l’unico candidato certo è quello del 5 Stelle: Enzo D’Antò, primo dei non eletti nella circoscrizione di Roma e provincia alle scorse elezioni regionali. Per il resto è un grande caos. Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega hanno ciascuno un proprio nome. I primi stanno puntando su Massimiliano Grasso, anche se su questa opzione non sembra esserci l’unità del partito, gli azzurri hanno già comunicato il nome dell’ex generale della Guardia di Finanza, Paolo Poletti, infine la Lega non sembra per ora intenzionata a cambiare idea rispetto al “suo” sindaco uscente, Ernesto Tedesco, anche se nelle ultime ore il Carroccio starebbe facendo ragionamenti diversi. Anche qui, come per tutti i casi controversi, sarà il tavolo nazionale di coalizione a sciogliere il nodo. Anche il centrosinistra non ha trovato la quadra. Le ipotesi più gettonate sono quelle di Marco Piendibene, capogruppo Pd in Consiglio comunale, Gino Vinaccia (vicino a Italia Viva), già presidente del Consiglio a Civitavecchia e attuale assessore alla Cultura a Santa Marinella, e Patrizio Scilipoti, presidente della Cooperativa dei Portuali e riconducibile alla componente più a sinistra del Pd. Dopo Pasqua tutto sarà più chiaro.


Decisamente più delineato lo schema a Monterotondo, città da sempre guidata dal fronte progressista. Il centrosinistra ricandiderà il sindaco uscente, Riccardo Varone, il Movimento 5 Stelle schiererà l’architetto Angelo Capobianco, già collaboratore dell’ex sindaca di Roma, Virginia Raggi in Campidoglio, il centrodestra unito (ma in svantaggio nelle previsioni) andrà su Simone Di Ventura.
Altrettanto chiara la situazione a Cassino, dove il centrosinistra ripresenterà il primo cittadino uscente, Enzo Salera, il M5S correrà con un proprio candidato e il centrodestra unito si presenterà con l’avvocato Arturo Buongiovanni.

Rebus centrodestra a Tarquinia. Il sindaco uscente Alessandro Giulivi sembra avere l’appoggio di Fdi e dei moderati per la ricandidatura ma la leghista ed ex assessora della giunta in carica, Martina Tosoni, ha gia annunciato di essere in corsa per indossare la fascia tricolore. Dall’altra parte, il campo largo del centrosinistra, vista la partecipazione anche del M5S alla coalizione, salvo sorprese sosterrà l’agronomo Francesco Sposetti.

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