NEWS:

Lotta al cancro, De Lorenzo (EPCC): “Seguire la strada indicata dall’Europa”

Ogni anno vengono diagnosticati circa 3milioni di nuovi casi di neoplasia

Pubblicato:07-03-2024 14:49
Ultimo aggiornamento:07-03-2024 14:49
Autore:

DE LORENZO
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Intervenendo a Roma all’evento ‘Europa in salute’ (tenuto presso la sede della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e promosso da Eli Lilly in collaborazione con Regione Lazio, Società italiana di Farmacologia e Regione Lazio) Francesco De Lorenzo, presidente della European Patient Cancer Coalition-EPCC, di AIMAC e FAVO (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia) ha affermato: “In questi anni l’Europa ha fatto moltissimo per la salute, per generare ed armonizzare iniziative che riguardano la tutela della salute a livello degli Stati membri. In particolare la Commissione ed il Parlamento realizzato un ampio percorso specifico sul cancro, prima con la Mission on Cancer e poi con il Piano Oncologico Europeo. Queste due iniziative hanno tre pilasti che sono prevenzione, diagnosi precoce e ottimizzazione dei trattamenti, e qualità della vita. Oggi, a parere mio e della coalizione dei pazienti oncologici europei, il problema non è che l’Europa prenda nuove iniziative, bensì che i singoli stati membri interpretino, applichino e realizzino gli obiettivi identificati a livello continentale”.

Come illustrato proprio durante l’evento romano, ogni anno vengono diagnosticati circa 3milioni di nuovi casi di neoplasia. L’azione coordinata sul territorio potrebbe portare ad una diagnosi precoce, ben sapendo però che il 40% delle malattie oncologiche sono evitabili, perché associate a fattori di rischio e stili di vita modificabili. E qui c’è il campanello d’allarme di De Lorenzo: “In moltissimi Paesi non c’è quell’alfabetizzazione sanitaria necessaria che ci permetterebbe di invertire un trend preoccupante, visto che ormai si parla di ‘epidemia del cancro’. In Italia, poi, proprio non ci siamo dal punto di vista della prevenzione e degli investimenti in ambito di screening. Ho la sensazione che il Piano Oncologico Nazionale 2023-2027 accolga troppo superficialmente le richieste e indicazioni europee. Il nostro suggerimento quindi è uno solo: prendiamo in mano seriamente le scelte europee e implementiamole nello spazio di salute nazionale: avremo sicuramente dei risultati in termini di salute, di guarigione, di qualità della vita”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it