NEWS:

CrediFriuli e la finanza sostenibile per la competitività

L'istituto di credito friulano si pone come propulsore di un modello economico e finanziario sostenibile, per creare competitività nel Paese

Pubblicato:06-06-2023 09:40
Ultimo aggiornamento:06-06-2023 09:40
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

UDINE – “La finanza sostenibile sarà la risposta all’attuale crisi economica“. Ad affermarlo Leonardo Balconi, responsabile Finanza, di Credifriuli. L’istituto di credito friulano si pone come propulsore di un modello economico e finanziario sostenibile, per creare competitività nel Paese.
“L’approccio agli investimenti sostenibili mai come oggi riprende il percorso virtuoso interrotto dagli eccessi post pandemici osservati sul mercato delle materie prime, acuitosi poi con il conflitto russo-ucraino. Riprende vigore con una rinnovata consapevolezza di impellenza la ricerca della sostenibilità. E’ quindi alle tematiche intercettate dalla finanza sostenibile che bisogna ritornare, alla tematica del cambiamento climatico, ai concetti di sviluppo sostenibile e della finanza sostenibile quale strumento di raccolta dei capitali con finalità virtuose. Uno sviluppo sostenibile impellente per equilibrare economia ed ecologia, garantendo la qualità della vita alle generazioni attuali e future in un pianeta che ha risorse limitate. Con il termine sostenibilità si fa riferimento a una moltitudine di aspetti che coinvolgono temi ambientali, sociali e di governance che vanno sotto la sigla Esg” sostiene Balconi.

L’impegno che attende L’Europa è di circa 520 miliardi l’anno entro il 2030 per iniziative economiche che mirino al contenimento del gas serra e dell’inquinamento entro gli obiettivi definiti. “È chiaro che sono tutte misure ancora da valutare in modo preciso, è certo però che servono grandi risorse. Raggiungere gli obiettivi sarà possibile solo grazie alla coesistenza tra risorse pubbliche e risorse private. Per cui da un lato c’è un mercato che si sta aprendo proprio grazie anche alla regolamentazione europea e l’Europa è certamente, in questo momento, il centro finanziario del mondo con riferimento agli investimenti Esg: il 50% delle emissioni di strumenti finanziari legati agli Esg son in euro e sono emissioni europee, mentre gli Stati Uniti si fermano al 23 per cento. L’Europa pur essendo responsabile dell’8% delle emissioni di gas serra del pianeta, sta dando un contributo formidabile con la finanza sostenibile, diventando sempre più un benchmark anche per il resto del mondo. Investimenti pubblici e privati potranno essere decisivi per la transizione ecologica e per un economia più a misura d’uomo e d’azienda e per questo è necessaria una regolamentazione seria per evitare speculazioni e che vengano utilizzate risorse per attività economiche che non rispettato i criteri della sostenibilità” conclude Balconi.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it