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In Emilia-Romagna Rimini è la capitale degli ascensori. Ma in Italia quasi 1 su 2 ha più di 30 anni

Un ascensore richiede in media 4-5 interventi all'anno tra guasti alle porte, bottoniere usurate e schede elettroniche 'bruciate'

Pubblicato:06-06-2017 13:57
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:18

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BOLOGNA – Rimini è la prima provincia in Emilia Romagna per presenza di ascensori: nessun altra città, in regione, ne ha così tanti. La media è un ascensore ogni 85 abitanti. Al secondo posto c’è Parma, che ha un edificio con ascensore ogni 102 abitanti; Bologna terza, con uno ogni 115;  Modena quarta, con uno ogni 120 e Reggio Emilia quinta con uno ogni 122. Le province con minore presenza di impianti sono Ravenna (con un ascensore ogni 149 cittadini), Piacenza (uno ogni 182) e Ferrara (uno ogni 199). Fanalino di coda è Forlì-Cesena è in assoluta quella che ha meno ascensori: un edificio con almeno un ascensore ogni 219 residenti. A raccogliere i dati è la thyssenkrupp Elevator Italia, azienda specializzata in ascensori e scale mobili, rilevando che circa il 40% degli edifici con ascensori in Emilia-Romagna si trovano nelle città capoluogo. Su tutte svetta Parma (un edificio con ascensore ogni 65,9 abitanti), seguita da Reggio Emilia uno ogni 78,5), Bologna (uno ogni 84 abitanti) e Modena (uno ogni 88 abitanti). Ravenna è ultima con un edificio dotato di almeno un ascensore ogni 100 abitanti. L’Emilia-Romagna, dal canto suo, si colloca all’ottavo posto tra le regioni italiane (un edificio con ascensore ogni 127,8 abitanti).

I GUASTI: OGNI ANNO UN ASCENSORE STA FERMO IN MEDIA 4 GIORNI E MEZZO

“Dalle nostre analisi – spiega Luigi Maggioni, amministratore delegato di thyssenkrupp Elevator Italia – in Emilia-Romagna gli impianti presenti nei circa 35 mila edifici con ascensori sono utilizzati da oltre 4 milioni di persone e richiedono poco meno di cinque interventi all’anno, per un totale di circa 174mila interventi. I motivi principali delle chiamate sono: guasti alle porte, schede elettroniche bruciate, bottoniere usurate, ecc.” I maggiori costi sostenuti dai condomini per questi interventi, secondo thyssenkrupp Elevator Italia ammontano a oltre 350 euro l’anno. Il servizio di manutenzione predittiva e preventiva per gli ascensori – prosegue l’amministratore delegato – può ridurre del 50% i tempi di fermo impianto. Collegando in rete tutti gli ascensori è possibile monitorare da remoto lo stato di salute e intervenire tempestivamente. L’ascensore oggi è il mezzo più usato al mondo: i 12 milioni di impianti esistenti sono usati da un miliardo di persone. E’ stato stimato che ogni anno si accumulano 190 milioni di ore di fuori servizio a livello mondiale, di cui 11 milioni di ore in Italia Questo significa che nel nostro Paese un ascensore sta fermo per guasti mediamente 4 giorni e mezzo all’anno.

“L’ascensore – conclude infine Maggioni – consuma il 10% dell’energia totale di tutto l’edificio. L’impiego di tecnologia innovativa consente all’industria ascensoristica di migliorare le performance e l’efficienza energetica: un ascensore efficiente, realizzato con tecnologie standard consuma il 27% in meno di energia ma un ascensore “moderno”, realizzato con materiali ultra leggeri, elettronica intelligente che lo mette in standby seinutilizzato e dotato di sistemi che recuperano l’energia in frenata, permette un risparmio energetico fino al 50%”.


IN ITALIA IL PARCO ASCENSORI PIU’ ANZIANO D’EUROPA: IL 40% HA PIU’ DI 30 ANNI

Il parco ascensori italiano è il più vasto, ma anche il più “anziano” in Europa: circa il 40% degli impianti in funzione ha più di 30 anni e oltre il 60% non è dotato di tecnologie moderne capaci di garantire un livello assoluto di sicurezza agli utenti. Gli impianti installati prima del 1999 non sono dotati delle moderne tecnologie in grado di garantire il livello di sicurezza minimo richiesto dagli standard Europei (Nuova Direttiva Ascensori 2014/33/UE). Si pensi ad esempio ai sistemi di chiamata d’emergenza, ai sistemi di chiusura delle porta automatiche, al livellamento tra piano e cabina di ascensore.

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