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A Bologna per due giorni il festival del commercio equo e solidale

BOLOGNA - Degustazioni di ogni tipo, 50 espositori,

Pubblicato:06-05-2016 18:34
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:41

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BOLOGNA – Degustazioni di ogni tipo, 50 espositori, 15 laboratori, un “Choco museum” e poi ancora spettacoli e convegni: sono gli ingredienti della quinta edizione di Terra equa, il festival del commercio equo e dell’economia solidale in programma a Bologna, nelle sale di Palazzo Re Enzo, tra domani e domenica. L’evento, dedicato quest’anno al cibo e all’alimentazione, è organizzato da 13 organizzazioni emiliano-romagnole del settore, con il contributo della Regione e del Comune ed in collaborazione con Slow Food, Libera, Aiab e Altrocioccolato. Quelle che animeranno la kermesse “non sono più realtà di nicchia o rappresentate come gruppi di bravi ragazzi come si poteva pensare un tempo”, dichiara in conferenza stampa Giorgio Dal Fiume, coordinatore di Terra equa e presidente del World fair trade organization Europa: oggi sono “realtà economico-imprenditoriali da un lato e sociali dall’altro”. Un settore che peraltro continua a crescere con percentuali “a due cifre”, sottolinea Dal Fiume, anche se è vero che allo stesso tempo “soffrono” le botteghe che vendono al dettaglio: a trainare, insomma, è l’aumento di spazi all’interno della grande distribuzione. I prodotti alimentari giocano un ruolo di primo piano e proprio su di loro è incentrata la manifestazione di quest’anno: un modo per ricorda che “il cibo non è un fatto privato- dichiara Dal Fiume- perchè il come consumiamo incide sull’ambiente e sulla società”.

terra equaLa partecipazione di Slow food, ad esempio, si concenterà su fagioli e affini, perchè l’Onu ha dichiarato il 2016 anno internazionale dei legumi: “Vogliamo richiamare l’attenzione- spiega Antonella Mattioli per conto dell’associazione- sul fatto che i legumi hanno la stessa importanza della carne dal punto di vista nutrizionale, ma sono molto più sostenibili dal punto di vista ambientale”. L’obiettivo del salone è dimostrare che si parla di realtà “che non hanno solo finalità ideali, ma anche fortemente innovative sia sul piano dei contenuti che dei processi”, afferma Giovanni Pagnuzzi, presidente di Equo garantito, associazione di categoria del commercio equo e solidale italiano. Per questo settore l’Emilia-Romagna rappresenta una regione “ricca” di attività, riferisce Dal Fiume: sono presenti almeno 15 organizzazioni per una trentina di negozi.


di Maurizio Papa, giornalista professionista

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