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Focsiv: record di candidature per il servizio civile universale

La presidente della Federazione, Ivana Borsotto: "Un bellissimo segno di speranza"

Pubblicato:06-03-2024 13:59
Ultimo aggiornamento:06-03-2024 14:38
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ROMA – Un record di candidature, per l’esattezza 1639, arrivate all’Ufficio servizio civile di Focsiv per le 567 posizioni messe a bando dalla Federazione – 388 all’estero e 172 in Italia – per i giovani che intendano svolgere un anno di Servizio civile universale nel 2024. Quasi 2,9 candidati per ogni posto disponibile, si riferisce in una nota, con un incremento di domande del 21% rispetto allo scorso anno.
L’età media dei candidati è di 22,6 anni per chi ha scelto di candidarsi per progetti in Italia e di 24,7 per coloro che desiderano svolgere il Servizio civile universale all’estero. Complessivamente il 71% delle richieste è stata effettuata dalle ragazze, con un lieve aumento rispetto al precedente bando, un dato che conferma come questa esperienza sia ambita soprattutto dalle giovani donne. La maggioranza dei candidati, il 39,4%, risiedono al Sud seguiti dal 31,2% del Nord e il 29,1% dal Centro, infine solo lo 0,3% risiede nelle isole. Numeri che confermano, ancora una volta di più, il grande desiderio e interesse delle ragazze e dei ragazzi di impegnarsi in prima persona, per un anno, come protagonisti della solidarietà e della cooperazione internazionale.

Un bellissimo segno di speranza, anche per chi descrive i giovani poco interessati all’impegno personale e sociale. Questa risposta entusiasta per il Servizio Civile Universale ci dimostra, ancora una volta, come le ragazze e i ragazzi si sentono concretamente coinvolti nel voler costruire una società più giusta, inclusiva e resiliente. Colgono l’opportunità di vivere una scelta di valore, che può cambiare la loro vita. Questi giovani sono una risposta tangibile all’invito di Papa Francesco che, all’inizio di questa Quaresima, ci esorta ad agire, a cambiare i nostri stili di vita, a superare l’indifferenza, ad abbandonare le nostre frenesie e vedere la realtà, immergerci in essa per renderla più giusta e “tenere per mano questa bambina speranza” ha sottolineato Ivana Borsotto, presidente di Focsiv. “L’unica nostra preoccupazione è rappresentata dall’insufficienza delle risorse rispetto alle richieste pervenute. Molti di questi giovani, infatti, non avranno l’opportunità di vivere questa esperienza che, ne siamo convinti, contribuisce alla crescita di cittadini consapevoli”. Borsotto continua: “Per questo chiediamo al ministro Abodi e al governo che si adoperino affinché i fondi a disposizione per il Servizio civile universale corrispondano alla quantità di domande e siano coerenti con la disponibilità di queste ragazze e ragazzi, per non deludere queste preziose aspettative”.


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