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ROMA – Djokovic, Nadal, Alcaraz, Sinner, Medvedev e Rune. Tutti assieme in campo a Riad, ad ottobre, per un ricchissimo torneo di esibizione in chiusura della stagione Atp. È un piccolo golpe al tennis mondiale che arriva dritto dall’Arabia Saudita. L’hanno chiamato ‘The 6 Kings Slam’. I dettagli economici dell’operazione non sono stati ancora resi noti, ma secondo alcune fonti dei media inglesi il vincitore potrebbe guadagnare fino a 6 milioni di dollari, mentre agli altri partecipanti sarà garantito un gettone di presenza da 1,5 milioni di dollari.
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Considerando che il premio in denaro di Wimbledon è di 2,35 milioni di sterline (quasi 3 milioni di dollari) per il campione, il ‘6 Kings Slam’ rappresenta un salto in avanti nell’economia del tennis. Anche il nome è una sfida ai quattro cosiddetti Slam, ma anche alle Finals. La data effettiva non è ancora certa, ma lo spazio utile in calendario dovrebbe essere quello tra il Masters di Shanghai (che chiude il 13 ottobre) e il Parigi Bercy (che comincia il 28 ottobre). In quelle due settimane ci sono quattro tornei Atp più piccoli (Anversa e Astana nella prima settimana, Basilea e Vienna nella seconda).
In attesa che il capo dell’Atp Andrea Gaudenzi riesca a rompere le resistenze di Tennis Australia per concedere all’Arabia Saudita un Masters 1000 a Riad nella prima settimana della stagione, pare chiaro adesso il tentativo da parte degli arabi di forzare la mano occupando uno spazio per poi preparare il terreno per un eventuale upgrade a un torneo Masters 1000 ufficiale.
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