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Sanremo 2024, il testo di “Ti muovi” di Diodato

Cantautore intenso e ricercato, l'artista torna sul palco dell'Ariston dopo la vittoria nel 2020 con “Fai Rumore”

Pubblicato:06-02-2024 20:40
Ultimo aggiornamento:07-02-2024 11:40
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Foto di Alessio Albi

ROMA – Diodato partecipa tra i BIG di Sanremo 2024 con il brano “Ti muovi”. Cantautore intenso e ricercato, l’artista torna sul palco dell’Ariston dopo la vittoria nel 2020 con “Fai Rumore” (triplo platino), un brano che è entrato nella storia della musica italiana e nel cuore dell’Italia intera.

“Ti muovi”, scritto e composto dallo stesso Diodato, che ne firma anche la produzione artistica con Tommaso Colliva, produttore discografico di fama internazionale da sempre al fianco del cantautore, è una ballad intensa che esplora le emozioni dell’animo umano.


Il brano, infatti, esprime tutta l’introspezione del cantautore che, attraverso il perfetto connubio tra il suo stile di scrittura profondo e il suo sound coinvolgente e ricco di autenticità, vuole rappresentare metaforicamente un cammino per esplorare i sentimenti più nascosti che plasmano e condizionano il percorso alla ricerca di sé. Un viaggio interiore capace di raccontare le verità più intime, lasciarsi guidare dai moti dell’anima e catturarne ogni essenza: sono questi gli elementi che influenzano la connessione con il mondo e la percezione della vita che scorre e va avanti.

Nella serata delle cover si esibirà con Jack Savoretti in “Amor che vieni, amore che vai” di Fabrizio De Andrè.

IL TESTO

Cosa ci fai qui
Non vorrai mica deludermi
Hai sciolto le catene che abbiamo stretto insieme
Per tenerci lontani
E già mi parli così
Ma a cosa serve ora insistere
Me lo ricordo bene
Il nostro tempo insieme
Me lo ricordo
Ma anche se sai che è inutile
Anche se sai che è inutile
Tu ancora ti muovi
Qui dentro ti muovi
Cerchi l’ultima parte di me
Che crede ancora che sia possibile
Davvero è questo quel che vuoi
Un sorso di veleno e poi
Un altro gioco di parole
Un’altra dose di dolore
Ma ormai sei già nella tempesta
Non puoi pensare a ciò che resta
E vuoi toccare il fondo, andare a fondo, fino in fondo
E ancora ti muovi
Qui dentro ti muovi
Cerchi l’ultima parte di me
Che crede ancora che sia possibile
Che se poi mi trovi, tu ancora mi trovi
Forse un’ultima parte di me crede davvero che sia possibile
Se ancora ci sei,
Se in mezzo a tutto il resto ancora ci sei
Forse esiste una parte di me che spera ancora che sia possibile

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