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Arrosticini, gnocchi fritti e panzerotti: da giovedì ‘Cucine di strada’ alla Garbatella

L'evento che fara' rivivere le atmosfere di un modo di mangiare antico, tipico delle piazze dei porti e dei mercati.

Pubblicato:05-10-2015 14:20
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:36

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garbatellaROMA – Dall’8 all’11 ottobre le strade della Garbatella si riempiranno di arrosticini, gnocchi fritti, panzerotti e tanti altri cibi tradizionali. Arriva a Roma ‘Cucine di strada’, l’evento che fara’ rivivere le atmosfere di un modo di mangiare antico, tipico delle piazze dei porti e dei mercati. Lungo il percorso, che si snodera’ tra Via Passino a Parco Nobels, passando per Piazza Damiano Sauli, Via Giacomo Rho, Via de Jacobis e Piazza Sant’Eurosia, i ‘mangiari’ sposteranno le loro cucine e prepareranno in tempo reale il cibo di strada storico. Accanto a loro anche artigiani, attivita’ per grandi e bambini, mostre fotografiche e di pittura sul cibo e show cooking.

“Abbiamo deciso di patrocinare questo evento perche’ e’ un modo per riscoprire la cucina, la tradizione italiana- ha detto il presidente dell’Assemblea capitolina, Valeria Baglio, durante la presentazione- ma anche per riportare la comunita’ per le strade di Roma perche’ mangiando c’e’ anche modo di parlare, dialogare, che oggi un po’ manca e di cui forse la nostra citta’, più’ di altre, ha bisogno”.

Secondo l’assessore comunale alla Roma Produttiva, Marta Leonori, “e’ un evento di estremo interesse. Nell’ultimo mese di Expo che ha avuto così tanti successi, c’è una manifestazione che rende popolare l’approccio con il cibo ma che ha anche tante altre cose, tanti appuntamenti e incontri sul cooking ma anche su come produrre elementi che possono essere poi rapportati al tema del cibo”.


Soddisfatto il presidente del Municipio VIII, Andrea Catarci: “La Garbatella e’ un quartiere suggestivo. Abbiamo cercato di destinare l’evento in spazi che non comportavano disagi eccessivi per i cittadini e quindi gli abbiamo dedicato piazze, parchi e il mercato coperto”. Non un festival, dunque, ma una festa lunga quattro giorni in cui i protagonisti saranno i richiami dei ‘mangiari’ e dei mestieri.

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