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Riuniti i cuccioli di Amarena: mangiano da soli ma non sono salvi. Ecco perché

Il Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise: "Riescono ad allontanarsi e a mangiare anche senza la madre"

Pubblicato:05-09-2023 15:17
Ultimo aggiornamento:06-09-2023 15:04

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ROMA – Proseguono le ricerche dei cuccioli di Amarena, l’orsa abruzzese uccisa l’1 settembre a fucilate a San Benedetto dei Marsi, in provincia di L’Aquila. I due orsi di 8 mesi, fuggiti subito dopo l’uccisione della madre, si erano divisi, ma oggi, si legge sulla pagina Facebook del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, “con grande sollievo possiamo darvi conferma definitiva che i cuccioli sono entrambi vivi e che dopo una prima separazione si sono ricongiunti. I Guardiaparco, grazie all’utilizzo di visori notturni, sono riusciti ad avvistare a distanza i due orsi mentre si stavano alimentando su una pianta di melo. L’avvistamento è avvenuto in un luogo ancor più interno del Parco rispetto al punto dell’ultimo avvistamento. Le attività di ricerca e monitoraggio continueranno ancora con l’obiettivo di fornire più elementi possibili per valutare le future decisioni e monitorare gli spostamenti dei due cuccioli in quanto è bene ricordare che l’home range a cui sono stati abituati dalla mamma è molto ampio e ricomprende sia zone più selvagge del Parco, sia zone più antropizzate, fuori Parco, come la stessa San Benedetto dei Marsi”.

“Quanto registrato ieri ci permette di constatare due importanti elementi- si legge ancora- 1. I cuccioli riescono ad orientarsi e a muoversi senza troppi problemi sul territorio e per ora si sono allontanati dall’area del Fucino, molto più antropizzata e quindi maggiormente pericolosa. 2. I cuccioli riescono ad alimentarsi in autonomia anche senza la madre. Per queste motivazioni le attività di cattura sono al momento sospese, mentre si protrarranno, ovviamente, quelle di monitoraggio. È bene ricordare che le possibilità di sopravvivenza, purtroppo, non sono alte e che le insidie, anche naturali (interazioni con altre specie), sono molte. Qualsiasi disturbo e/o interferenza di origine antropica potrebbe causare l’allontanamento dei cuccioli da aree idonee e una loro nuova separazione”.

Quindi l’appello del Parco Nazione di Abruzzo Lazio e Molise: “Per il benessere di questi cuccioli adesso è fondamentale agire con estremo equilibrio e attenzione da parte di tutti: media, cittadini, amministratori. – Chiediamo di mettere da parte la curiosità spasmodica, rinunciando a qualunque idea di andare a vedere come e dove stanno e di non intralciare in alcun modo le operazioni di monitoraggio. – In caso di avvistamento fortuito, non tentare per alcun motivo di avvicinarsi ai cuccioli ma segnalare prontamente il luogo al Servizio di Sorveglianza del Parco (Tel 0863/9113241) o ai Carabinieri (Tel 112). – Chiediamo di procedere a BASSE velocità lungo tutte le strade che collegano l’area meridionale del Fucino con il Parco e ovviamente nelle aree interne al Parco. Comprendiamo pienamente la preoccupazione dei media, come quella dei cittadini e delle cittadine, ma di certo non sarà la curiosità egoriferita a dare un futuro a questi orsi”.


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