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È corsa contro il tempo per i cuccioli di Amarena

A lanciare l’allarme sui social è il Parco Nazionale d’Abruzzo

Pubblicato:04-09-2023 12:56
Ultimo aggiornamento:05-09-2023 19:35
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ROMA – È corsa contro il tempo per i cuccioli di Amarena, l’orsa uccisa in Abruzzo l’1 settembre a fucilate. A lanciare l’allarme sui social è il Parco Nazionale d’Abruzzo che fa sapere di aver individuato la zona nella quale i cuccioli si stanno muovendo, ma che la loro cattura è un’impresa non semplice.

“Dopo l’uccisione di Amarena giovedì notte, gli sforzi si sono concentrati sulla ricerca dei due cuccioli – scrive sui social il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise- nell’attesa di avere i risultati della necroscopia e della perizia balistica che faranno sicuramente luce sulla reale dinamica dei fatti che hanno portato alla morte di Amarena. Si sta lavorando da tre giorni in un ambiente non proprio facile: la periferia orientale del Fucino, dove tra coltivazioni, campi di mais, capannoni e la vastità del territorio non è certo facile trovare due cuccioli di circa 8 mesi che possono facilmente nascondersi in mezzo alle sterpaglie, le coltivazioni e che sono fortemente spaventati perché hanno perso la mamma. Sono stati avvistati sempre di notte, ma i tentativi di cattura, con diversi strumenti, ad ora, non hanno dato i risultati sperati. – continua il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise – C’è dà dire anche che nelle ore immediatamente successive al fatto, la zona è stata presa d’assalto da curiosi di ogni tipo. Per fortuna ieri l’ordinanza del Sindaco di San Benedetto dei Marsi ha introdotto limitazioni alla circolazione e all’inseguimento, e la situazione si è un po’ calmata. La cattura è oltremodo difficile perché stiamo parlando di due orsi che non è possibile catturare coi metodi tradizionali (laccio di Aldrich, trappola a tubo o teleanestesia). Risulta fortemente necessario procedere alla loro cattura riducendo al massimo lo stress, per poi poter capire le condizioni di salute generale e decidere il dà farsi. Stiamo operando secondo i protocolli operativi approvati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, previo parere di ISPRA, con cui siamo in continuo raccordo, ed abbiamo anche contattato tecnici internazionali, esperti di recupero di cuccioli orfani, con i quali negli anni passati ci siamo confrontati. È sicuramente una corsa contro il tempo e per questo è facile immaginare lo stato d’animo con il quale tutti i Guardiaparco, i biologi, i veterinari, i Carabinieri e i Carabinieri Forestali stanno lavorando”


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